Covid, in tutto il mondo persi 112 miliardi di giorni di scuola. In Italia lezioni in presenza meno della metà del previsto
A un anno dall’inizio della pandemia di Covid, bambini e adolescenti di tutto il mondo hanno perso in media 74 giorni di istruzione ciascuno, più di un terzo dell’anno scolastico medio globale di 190 giorni. È quanto emerge dai dati diffusi oggi da Save the Children, in occasione dell’anniversario della pandemia di Covid 19.
A livello globale, si legge sull’Ansa, si stima che 112 miliardi di giorni di istruzione siano stati persi complessivamente e che siano stati i bambini più poveri del mondo a essere colpiti in modo sproporzionato. Il dato è calcolato tra il 16 febbraio 2020 e il 2 febbraio 2021.
Inoltre, il rapporto evidenzia che diversi studi internazionali hanno rilevato la gravità della perdita di apprendimento causata dalla chiusura delle scuole e il rischio concreto, in assenza di interventi mirati, di una perdita secca di 0,6 anni di scuola e di un aumento fino al 25% della quota di bambini della scuola secondaria inferiore al di sotto del livello minimo competenze.
Le perdite sono maggiori tra gli studenti provenienti da famiglie meno istruite. L’Ocse e la Banca Mondiale hanno stimato gli effetti economici di questa perdita di apprendimento, valutando che l’impatto economico condurrà a una contrazione del PIL dei Paesi in media dell’1,5% nel resto del secolo.
Inoltre, dal Rapporto Save The Children nel quale sono stati presi in considerazione 8 capoluoghi, gli studenti italiani si sono trovati a frequentare i loro istituti anche per molto meno della metà dei giorni teoricamente previsti.
Da settembre 2020 a fine febbraio 2021, i bambini delle scuole dell’infanzia a Bari, per esempio, hanno potuto frequentare di persona 48 giorni sui 107 previsti, contro i loro coetanei di Milano che sono stati in aula tutti i 112 giorni.
Gli studenti delle scuole medie a Napoli sono andati a scuola 42 giorni su 97 mentre quelli di Roma sono stati in presenza per tutti i 108 giorni previsti.