Covid, in Francia sciopero con grande adesione dei docenti contro i protocolli confusionari. Anief: anche in Italia le regole non funzionano
Ha ottenuto un’altissima adesione lo sciopero della scuola svolto in Francia, per volontà dei principali sindacati – Fsu, Unsa, Cgt, Fo, Sud – che hanno voluto contestare la “confusione” dei protocolli imposti dal ministro dell’Istruzione Jean-Michel Blanquer per far fronte all’emergenza coronavirus dopo il dilagare della variante Omicron: secondo Le Figaro, allo sciopero ha aderito il 75% degli insegnanti francesi della scuola primaria mentre metà delle scuole sarebbero chiuse. Si tratta di uno sciopero “senza precedenti”, organizzato per inviare “un messaggio di esasperazione”, ha detto il professore di Storia dell’Educazione Claude Lelièvre.
“In Francia – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – il personale ha scioperato, ma anche in Italia noi come sindacato rappresentativo abbiamo denunciato che il protocollo sulla sicurezza non funzionava per riprendere le lezioni in presenza già a Ferragosto quando non abbiamo firmato il documento proposto, poi il primo giorno delle lezioni a settembre in ogni regione e ancora il 10 dicembre negli scioperi che abbiamo proclamato. Bisogna capire che qui non si tratta di fare una battaglia tra pro-vax e no-vax, perché anche il 98% del personale vaccinato rischia il contagio ogni giorno con tutte le sue conseguenze per la salute”.
“Quello che bisogna fare subito, per evitare di esporre al rischio salute dieci milioni di individui, tra alunni, docenti e personale tutto della scuola – continua Pacifico -, è disporre la DAD dal proprio domicilio e attuare un piano serio di investimenti in termini di risorse umane, attraverso un nuovo reclutamento, e di spazi, con aule più grandi, ventilazione. In pratica, bisogna mettere in atto tutto quello che la scienza chiede da quasi due anni per garantire la convivenza, senza rischi, in uno spazio chiuso quale è l’aula scolastica”, conclude il presidente Anief.
“Un pasticcio indescrivibile” nelle scuole a causa dei protocolli sanitari: è questa la denuncia dei sindacati promotori dello sciopero odierno svolto in terra francese: “Il governo annuncia le cose, ma è infernale quello che ci viene chiesto”, ha affermato Olivier Flipo, direttore di una scuola parigina. Chiedendo ai docenti di non lasciare il lavoro, il ministro dell’Istruzione Jean-Michel Blanquer ha detto a Bfm Tv: “Non si sciopera contro un virus”. In risposta, i sindacati hanno affermato di aver indetto lo sciopero non contro un virus, ma per la disorganizzazione causata dalle regole di test e tracciamento dei contatti, l’aumento del rischio di contagio e la carenza di mascherine per il personale scolastico.