Covid, in Campania scatta l’allarme: “900 studenti non seguono le lezioni in DaD”

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Nella Regione Campania scatta l’allarme: in pochi giorni 900 segnalazioni di abbandono scolastico, di alunni che, complice anche il covid, non seguono le lezioni in Dad. Lo riferisce Maria de Luzenberger, il capo della Procura della Repubblica del Tribunale per i minori.

Siamo stati investiti da una quantità incredibile di segnalazioni di evasione scolastica. Sono 900 in pochi giorni, contro le 400 segnalazioni del 2020 e le 800 dell’intero anno scolastico 2019. E il dato più preoccupante viene dalle scuole elementari, dove in passato l’evasione scolastica era stata ridotta al minimo. Qui non è solo questione di numeri: la dispersione scolastica è solo la punta di un iceberg. Sotto vi troviamo violenza, ragazzini malcurati, disagi familiari di ogni tipo. Una realtà da affrontare senza tentennamenti”, riporta a La Repubblica il capo della Procura.

La stessa Maria de Luzenberger ha sollecitato, poco più di 20 giorni fa, scrivendo ai presidi perché “oggi più che mai la mancata frequenza della scuola, pur se con modalità a distanza, assume rilievo indicativo dell’esistenza di situazioni di grave difficoltà della famiglia”.

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Nel recente passato erano stati fatti grandi passi avanti – spiega la procuratrice de Luzenberger – Avevamo lavorato tanto con le scuole, avevamo ottenuto sensibili risultati, mentre ora siamo davanti a numeri esorbitanti di alunni e studenti che non frequentano più. Siamo tornati terribilmente indietro. E certo la Dad ha influito. E allora per avere il polso del fenomeno ho chiesto all’ispettore Giuseppe Liguori, che lavora con me, di organizzare un vero e proprio monitoraggio, anche dividendo le segnalazioni in base ai cicli scolastici e ai territori. Ed anche rispetto alle singole scuole”.

A preoccupare la provincia di Napoli, dove le segnalazioni giunte dalle scuole elementari sono 119, dalle medie sono 201 e 228 dalle superiori. Sottolinea la procuratrice, “il Comune di Napoli fa report puntuali e impegna i servizi sociali, mentre ci sono comuni in cui la situazione dei servizi sociali è disastrosa, e la catena delle segnalazioni, che prima che alla Procura dovrebbero giungere alle amministrazioni comunali, si interrompe, o muore“. Di qui la decisione di de Luzenberger di invitare i presidi a “trasmettere in qualunque momento segnalazione alla Procura “, anche senza passare per i servizi sociali.

A Napoli il numero maggiore di abbandoni si registra alle scuole medie, con 140 casi almeno, e poi ce ne sono 66 alle superiori e oltre 20 alle elementari. Nel Casertano è Mondragone a detenere il record degli abbandoni scolastici, ma quel totale di 109 segnalazioni tra Caserta e provincia è un campanello d’allarme. “Dobbiamo affrontare tutto questo analizzando caso per caso. E cercando di capire se e perché non tutte le scuole hanno dato seguito alla circolare della Direzione scolastica regionale e alla mia lettera. E proprio per domani mattina ( oggi per chi legge, ndr) ho convocato una riunione nei miei uffici per analizzare il monitoraggio e mettere a punto efficaci strategie d’intervento. Tutto questo va affrontato con determinazione. Il grande disagio che vedo nelle famiglie e nei ragazzi mi preoccupa molto. Sono al lavoro anche con le forze dell’ordine, perché mi aspetto conseguenze anche su quel fronte“.

La pandemia, la chiusura delle scuole in presenza, il ricorso alla Dad, hanno piegato le famiglie, fatti sentire soli i ragazzi, magari senza i necessari strumenti tecnologici, hanno indotto tanti ad abbandonare lo studio. ” Spero – aggiunge Maria de Luzenberger sottolineando la sua propensione all’ottimismo o quanto meno all’azione costruttiva che si possa recuperare una volta usciti dalla pandemia, una volta riaperte le scuole, in sicurezza. Ai ragazzi serve continuità e stabilità. A loro non giova la scuola a singhiozzo. Hanno bisogno di sentire la scuola come un luogo sicuro“.

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