Covid, i nuovi colori delle regioni: la guida. Oggi entra in vigore il nuovo DPCM [VIDEO]
L’emergenza Covid continua e il Ministero della Salute, dopo il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, aggiorna la situazione dei colori per le regioni italiane.
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Veneto e Friuli Venezia Giulia diventano arancioni, fascia in cui rientrano anche Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Piemonte, Umbria, Toscana e le province autonome di Bolzano e Trento. Rimangono gialle Liguria, Lazio, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta. Nella fascia di rischio più alta anche Basilicata e Molise.
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Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dall’8 marzo 2021 è la seguente:
- area gialla: Calabria, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta
- area arancione: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria, Veneto
- area rossa: Basilicata, Campania, Molise
- area bianca: Sardegna
I provvedimenti sono emanati salve eventuali misure più restrittive già adottate sui territori.
LE ORDINANZE
- Ordinanza ministeriale 5 marzo 2021 – Misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza Covid-19 – Regione Campania
- Ordinanza ministeriale 5 marzo 2021 – Misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza Covid-19 – Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto
Covid, i nuovi colori delle regioni
Ecco quali sono i territori passano da una fascia all’altra. La Campania dall’arancione passa al rosso. La Lombardia ha proclamato dal 5 al 14 marzo, con ordinanza regionale, l’arancione rafforzato. La regione rimane in questa fascia. Il Veneto passa da gialla ad arancione, così come il Friuli Venezia Giulia. Rimane in arancione l’Abruzzo. Anche l’Emilia-Romagna rimane in arancione. Resta in arancione anche il Piemonte. Arancione anche per l’Umbria. Ancora fascia arancione anche per le province di Trento e Bolzano. In Alto Adige però un’ordinanza del governatore Arno Kompatscher applica ulteriori restrizioni fino al 14 marzo. Le Marche restano in arancione, ma si allarga la zona rossa. Dopo Ancona, da sabato stretta anche a Macerata. Stessa situazione per la Toscana che, pur restando in arancione, ha alcune aree in rosso. Invece la Basilicata resterà zona rossa fino al 15 marzo. Sarà mantenuta la zona rossa in Molise. La Calabria rimane in zona gialla. Anche il Lazio resta nella fascia di rischio gialla. Anche la Puglia rimane in giallo. La Liguria resterà in zona gialla, Ponente escluso. Anche la Sicilia resta in zona gialla. Zona gialla confermata anche per la Valle d’Aosta. La Sardegna rimane l’unica zona bianca d’Italia.
Covid, cosa si può fare e cosa no nelle varie zone
Nella zona arancione gli spostamenti consentiti solo dentro il Comune, dalle 5 alle 22. Chi vive in un Comune fino a 5mila abitanti può spostarsi entro i 30 km dal confine (anche in un’altra regione), con il divieto di recarsi in capoluoghi di provincia. Sempre nel comune consentite visite ad amici e parenti, una volta al giorno in massimo 2 persone (esclusi under 14). Negozi aperti (centri commerciali chiusi nei festivi e prefestivi). Chiusi bar e ristoranti con asporto limitato alle 18 per le attività senza cucina. Chiusi cinema, teatri, musei, palestre e piscine.
Nella zona rossa consentito spostarsi dalle 5 alle 22, anche dentro il comune solo per motivi di lavoro, salute o necessità. Vietati gli spostamenti verso altre case private. Chiusi tutti i negozi al dettaglio, tranne rivenditori di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole e altri servizi come ferramenta, ottici e negozi di informatica. Chiusi parrucchieri. Chiusi bar e ristoranti, con asporto limitato alle 18 per le attività senza cucina. Chiusi cinema, teatri, musei, palestre e piscine. Sospese lezioni in presenza.
Nella zona gialla consentito spostarsi dalle 5 alle 22 nella regione. Ok spostamenti verso una casa privata una volta al giorno in massimo 2 persone (esclusi under14 e persone disabili o non autosufficienti). Aperti fino alle 18 bar e ristoranti: dalle 18 alle 22 consentito asporto (non per bar). Aperti negozi (centri commerciali chiusi nei festivi e prefestivi). Via libera ai musei negli infrasettimanali e, dal 27 marzo, anche il sabato e i festivi. Dal 27 possibilità di riaprire teatri e cinema. Palestre e piscine chiuse.
Nella zona bianca, invece, decadono i divieti delle altre zone, anche quelle gialle, compresa la chiusura notturna. In Sardegna, unica regione italiana in questa zona, ecco cosa si prevede: ristoranti aperti fino alle 23, bar fino alle 21 e stop agli spostamenti dalle 23.30 alle 5. Possono riaprire palestre, scuole di danza (senza contatto), centri commerciali il sabato e la domenica, musei e luoghi della cultura. Aperte tutte le scuole.
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