Covid, come cambiano i colori delle Regioni: Lombardia e Piemonte verso la zona rossa, Lazio e Puglia arancioni
Il sistema dell’Italia a colori non è in discussione, ma nelle prossime ore potrebbero arrivare novità sul sistema di classificazione per le singole regioni.
La zona rossa, secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbe scattare automaticamente in quelle regioni e province dove i contagi settimanali superino i 250 casi ogni 100mila abitanti.
Numeri che farebbero scivolare verso il rosso diverse Regioni. Vediamo nel dettaglio le ultime novità.
Zona Rossa
Lombardia e Piemonte, in base agli ultimi dati, dovrebbero scivolare verso la zona rossa. Situazione complicata pure in Emilia Romagna che è formalmente arancione, ma in alcune zone è rossa (come nella Romagna). I dati sono gravi e non è escluso che tutta la Regione vada nella zona di massima restrizione. Situazione allarmante pure in Toscana, Marche e Friuli Venezia Giulia.
Zona Arancione
Puglia e Umbria, attualmente in zona gialla, dovrebbero passare in zona arancione.
Zona Gialla
In giallo dovrebbero rimanere Sicilia, Valle d’Aosta e Calabria
Zona bianca
Sardegna, invece, dovrebbe restare in zona bianca.
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Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dall’8 marzo 2021 è la seguente:
- area gialla: Calabria, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta
- area arancione: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria, Veneto
- area rossa: Basilicata, Campania, Molise
- area bianca: Sardegna
I provvedimenti sono emanati salve eventuali misure più restrittive già adottate sui territori.
Covid, cosa si può fare e cosa no nelle varie zone
Nella zona arancione gli spostamenti consentiti solo dentro il Comune, dalle 5 alle 22. Chi vive in un Comune fino a 5mila abitanti può spostarsi entro i 30 km dal confine (anche in un’altra regione), con il divieto di recarsi in capoluoghi di provincia. Sempre nel comune consentite visite ad amici e parenti, una volta al giorno in massimo 2 persone (esclusi under 14). Negozi aperti (centri commerciali chiusi nei festivi e prefestivi). Chiusi bar e ristoranti con asporto limitato alle 18 per le attività senza cucina. Chiusi cinema, teatri, musei, palestre e piscine.
Nella zona rossa consentito spostarsi dalle 5 alle 22, anche dentro il comune solo per motivi di lavoro, salute o necessità. Vietati gli spostamenti verso altre case private. Chiusi tutti i negozi al dettaglio, tranne rivenditori di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole e altri servizi come ferramenta, ottici e negozi di informatica. Chiusi parrucchieri. Chiusi bar e ristoranti, con asporto limitato alle 18 per le attività senza cucina. Chiusi cinema, teatri, musei, palestre e piscine. Sospese lezioni in presenza.
Nella zona gialla consentito spostarsi dalle 5 alle 22 nella regione. Ok spostamenti verso una casa privata una volta al giorno in massimo 2 persone (esclusi under 14 e persone disabili o non autosufficienti). Aperti fino alle 18 bar e ristoranti: dalle 18 alle 22 consentito asporto (non per bar). Aperti negozi (centri commerciali chiusi nei festivi e prefestivi). Via libera ai musei negli infrasettimanali e, dal 27 marzo, anche il sabato e i festivi. Dal 27 possibilità di riaprire teatri e cinema. Palestre e piscine chiuse.
Nella zona bianca, invece, decadono i divieti delle altre zone, anche quelle gialle, compresa la chiusura notturna. In Sardegna, unica regione italiana in questa zona, ecco cosa si prevede: ristoranti aperti fino alle 23, bar fino alle 21 e stop agli spostamenti dalle 23.30 alle 5. Possono riaprire palestre, scuole di danza (senza contatto), centri commerciali il sabato e la domenica, musei e luoghi della cultura. Aperte tutte le scuole.