Covid, Cartabellotta critica il governo sulla scuola: “Di fatto sempre più classi vanno in DAD già dal primo positivo”
A Rainews.it interviene il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. Sulla vaccinazione per la fascia 5-11 anni e sul ritorno in classe, ecco le sue parole.
“In un mese sono state effettuate quasi 970mila somministrazioni: il 18,9% della platea vaccinabile ha ricevuto la prima dose e il 3,7% ha già completato il ciclo vaccinale. Ma con enormi differenze regionali: la Puglia ha somministrato almeno 1 dose al 39,6% della platea e la provincia autonoma di Bolzano l’11,1%”.
Poi afferma: “Complessivamente nella fascia 5-11 anni, oltre 2,8 milioni di bambini sono senza nemmeno una dose: ovvero se il via libera al vaccino in questa fascia di età doveva essere l’arma in più per arginare la circolazione del virus nelle scuole, oltre che prevenire forme gravi, sicuramente siamo in grande ritardo”.
E ancora: “Ci sono ancora troppi non vaccinati e il governo è stato tardivo nell’obbligo vaccinale con un target condizionato da compromessi politici al ribasso. A fronte di un sensibile aumento delle prime dosi, il vero problema è che, dei 2,15 milioni di over 50 non vaccinati, non è noto il numero di esentati per patologia. E, mentre ricorda che ci sono ancora ritardi sulla vaccinazione dei bambini (2,8 milioni tra i 5 e gli 11 anni ancora senza una dose), sulla scuola critica il governo che formalmente non l’ha chiusa”. “Di fatto – segnala – sempre più classi vanno in DAD già dal primo positivo”.