Covid, Bianchi: “La pandemia ha esasperato disagio dei giovani, ora è insostenibile”

“La pandemia ha esasperato i problemi. Il disagio c’era anche prima, oggi è diventato quasi insostenibile”. Lo dice il ministro Patrizio Bianchi intervento all”incontro ‘Giovani e psicopandemia. Quali risposte’, organizzato dal Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi.
Poi il ministro ha aggiunto: “Il bisogno di supporto c’è non solo per uscire dalla pandemia ma soprattutto per
trovare il percorso di una comunità che deve sentirsi responsabile dei nostri giovani”.
“Noi abbiamo sviluppato insieme un Protocollo che deve essere di aiuto non solo ai singoli ragazzi ma anche alle istituzioni. La scuola deve essere luogo di attenzione e accompagnamento ai ragazzi, in quella fase straordinaria della vita che ti porta dall’essere un bambino ad adolescente”, aggiunge.
Poi continua: “Tutto questo ponderato per la condizione pandemica rende assolutamente necessario per l’istituzione scuola avere un supporto” per gli educatori, come il Protocollo con l’Ordine nazionale degli
psicologi.
“Abbiamo bisogno di un sostegno all’istituzione che diventi più attenta, affettuosa e che abbia capacità di ascolto di quei segnali per i quali non si trovano le parole”.
Poi: “Le competenze dei professionisti sono oggi necessarie ma non siamo nella condizione di immaginare che tutto deriva e si risolve con la pandemia. Dobbiamo tornare ad una scuola affettuosa in cui per la crescita cognitiva dei ragazzi la relazione sia altrettanto importante del contenuto. La pandemia ha portato a rendere evidente
il disagio: c’è stato un aumento che reputo pericoloso di farmaci per vincere l’ansia,un aumento di casi di auto-lesionismo e un ricorso a situazioni psichiatriche”.