Covid-19, zona gialla, arancione e rossa: quali regioni possono cambiare colore già domenica. Cosa cambia per la scuola

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Dopo i piccoli movimenti della scorsa settimana, il prossimo weekend potrebbero esserci movimenti per quanto riguarda i colori delle face di rischio delle Regioni.

I dati ai quali si farà riferimento nel prossimo monitoraggio atteso venerdì 29 gennaio saranno quelli della settimana dal 18 al 24 gennaio. Con l’aggiunta di un aggiornamento fino al 27 gennaio. Ciò vuol dire che già si potrebbero ipotizzare alcuni movimenti

Sappiamo che non si può passare dalla zona rossa alla arancione o dalla fascia arancione alla gialla prima di due settimane, ovvero il tempo di durata dell’ordinanza del Ministero della Salute.

Nell’ultimo monitoraggio settimanale ISS, a quanto pare, solo due regioni non avrebbero avuto miglioramenti: Puglia e Umbria hanno registrato ancora dati da zona arancione. Altre, se confermeranno i dati di Rt, potrebbero passare in zona gialla: In particolare la Liguria, con Rt medio (indice di contagio) sotto 1 e rischio complessivo basso è tra le maggiori candidate a passare in zona gialla da domenica, scrive Il Sole 24 Ore. Ma anche il Veneto potrebbe sperare nella zona gialla.

Sicilia e la Provincia Autonoma di Bolzano potrebbero uscire dalla zona rossa e andare in arancione. In effetti i dati dell’ultimo report sono incoraggianti, con Rt in calo in entrambi i casi (soprattutto a Bolzano – sotto 1), anche se il livello di rischio resta alto. “Per fortuna i dati cominciano ad essere incoraggianti, anche se il numero delle vittime rimane ancora alto. Sono fiducioso: se il calo dovesse essere costante potremmo anche revocare la zona rossa e tornare a respirare nella zona arancione” ha confermato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

Solo una regione sembra al momento in grado di raggiungere l’obiettivo a breve, entro un mese, in zona bianca: la Basilicata. Nell’ultima settimana monitorata dalla cabina di regia la regione non solo rispetta i primi due requisiti ma ha avuto un’incidenza settimanale di 96 casi (contro i 144 dei sette giorni precedenti). E il trend è in continua flessione. È quindi vicina al limite dei 50, che potrebbe raggiungere la prossima settimana.

Al momento, ricordiamo, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle aree gialla, arancione e rossa è la seguente, a partire dal 24 gennaio:

area gialla: Campania, Basilicata,  Molise, Provincia autonoma di Trento, Toscana;
area arancione: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Valle d’Aosta;
area rossa: Provincia Autonoma di Bolzano, Sicilia.

Covid-19, zona gialla, arancione e rossa. Ecco cosa cambia da domenica 24 gennaio

Cosa cambia per la scuola

Con i passaggi dalla zona arancione a quella gialla, sostanzialmente non cambia nulla: in entrambe le fasce l’attività didattica è prevista in presenza al 100% dalla scuola dell’infanzia a quella secondaria di primo grado. Per la scuola secondaria di secondo grado, è prevista l’attività didattica in presenza in una percentuale compresa fra il 50% e il 75%. Il resto si svolge in DaD.

Questo vuol dire, allo stesso tempo, che Sicilia e la Provincia Autonoma di Bolzano, se dovessero passare in zona arancione, vedrebbero applicate le misure per la scuola di questa fascia di rischio. Al momento, infatti, in zona rossa, è prevista attività didattica in presenza fino alla prima media e dalla seconda media fino all’ultima classe di scuola superiore, gli studenti fanno lezione in Dad.

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