Covid-19, Musumeci (Sicilia): “I valori di contagio restano preoccupanti”

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Un appello ai prefetti della Sicilia  per potenziare i controlli per il rispetto della zona rossa. A  lanciarlo è stato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci durante l’incontro di oggi pomeriggio con i nove prefetti dell’isola.

“Come è ben noto, ma è bene ribadirlo per scongiurare eventuali letture diverse dell’opinione pubblica – ha detto il governatore –vigilare sull’effettiva osservanza delle disposizioni non è di nostra competenza. Faccio perciò appello ai prefetti a disporre maggiori e più capillari operazioni di controllo, da effettuare con l’ausilio  delle forze dell’ordine, della polizia locale e del contingente  dell’esercito impegnato nell’operazione ‘Strade sicure’, per  consentirci di essere, alla fine del mese, fuori dalla zona rossa  imposta non dal presidente della Regione ma da valori di contagio che  purtroppo restano preoccupanti”.

“Registriamo una mobilità che riguarda principalmente le tre aree metropolitane e che, da molteplici e
ripetute segnalazioni, spesso non corrisponde alle esigenze di lavoro, necessità e salute, previste dall’ordinanza in vigore. A fronte di  decine di migliaia di operatori commerciali che mantengono chiusi i  propri esercizi nel rispetto delle regole e di milioni di siciliani  che fanno altrettanto restando a casa, sono purtroppo tanti, troppi, i casi di inosservanza che restano impuniti”, aggiunge. 

Il governo regionale ha illustrato anche i dati epidemiologici,  valutati in precedenza dalla Cabina di regia nazionale, che registrano l’indice RT (riferito dunque al periodo 11-17 gennaio) attestarsi sul
valore di 1,27. Valori che confermano le preoccupazioni che avevano  indotto il presidente Musumeci a sollecitare al ministro Speranza  l’istituzione della zona rossa per la Sicilia.

“I valori di contagio purtroppo restano preoccupanti. Il mio compito – ha detto il governatore – non è
agire con l’occhio al termometro del consenso popolare ma scongiurare la conta tragica delle tante vittime di ogni giorno”.

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