Covid-19, Miozzo (CTS), “La scelta è tra movida e scuola. Con aumento contagi diventa rischiosa la riapertura”
“Il vaccino contro il Covid arriverà solo l’anno prossimo e, mentre lo aspettiamo, dobbiamo mettere al bando comportamenti imbecilli e irresponsabili, dobbiamo far ripartire la scuola ed evitare che il nostro sistema sanitario rischi il collasso”. Questo è il richiamo di Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico sull’emergenza Covid.
“Le discoteche e le balere – afferma in un’intervista al Giornale – sono contesti drammaticamente rischiosi. Ma non dobbiamo trascurare anche i troppi comportamenti imbecilli, la movida, gli assembramenti e gli irresponsabili atteggiamenti dei no-Covid. Purtroppo, ci sono andate di mezzo le discoteche e me ne dispiace”.
La chiusura delle discoteche “è una decisione dolorosa – evidenzia – soprattutto per i lavoratori destinati a perdere lo stipendio. Spero che il governo se ne faccia carico, bisogna dare loro un sostegno economico. So che è una fetta dell’economia del nostro paese, ma dobbiamo scegliere: economia o salute?”.
“L’emergenza non è finita – ricorda Miozzo – Se crescono ancora i contagi, diventa rischiosa anche
la riapertura delle scuole. E sulla bilancia dobbiamo mettere le discoteche chiuse e le scuole aperte. I ragazzi devono tornare alla loro realtà, socializzare, incontrarsi, sia pure con la mascherina. E poi ci sono problemi per i genitori che lavorano”.
Discoteche chiuse e mascherine in piazza, estate finita? “No, ma dobbiamo darci delle regole più rigide. Per esempio, lo spritz si può bere in compagnia, ma senza contatto fisico: è la vendetta di questo virus. Bisogna stare attenti ed avere pazienza ancora per qualche mese. I tempi di produzione del vaccino sono maledettamente lunghi e non comprimibili. Non sarà disponibile prima dell’inizio dell’anno prossimo e non si sa quante dosi arriveranno né a chi saranno destinate”, conclude.