Covid-19, mancano i docenti, i genitori protestano: “Non mandiamo i figli a scuola”
Clamorosa protesta in una sezione di una scuola media in provincia di Firenze. I genitori hanno deciso di non mandare i figli a scuola perché “vogliamo dare un segnale forte”.
Si protesta perché “la scuola ha avuto mesi per organizzarsi, abbiamo riaperto anche in anticipo rispetto al calendario regionale per poi non riuscire a tenerla aperta per più di tre ore al giorno per mancanza di professori”.
E poi: “Con le scuole chiuse da marzo ci siamo concentrati sui banchi con le rotelle e non sulle nomine dei professori stessi. Mancano anche gli insegnanti di sostegno, creando di fatto difficoltà enormi a chi le ha già non certo per scelta propria. Non siamo disposti ad accettare passivamente questo rientro a scuola”.
Secondo quanto spiegano i genitori, nella classe mancano la docente di matematica (nessuna lezione a oggi) e quella di sostegno. Sono poi in quarantena tre insegnanti, coinvolti nei casi di positività avvenuti in altre classi. Per ora gli studenti fanno tre ore al giorno di lezione.
“Le scuole sono chiuse da marzo ma il ministero si è concentrato sui banchi con le rotelle e non sulle nomine dei professori”, scrivono nella mail.
“Chiediamo che vengano presi provvedimenti dagli uffici competenti affinché la scuola in generale, e la nostra in particolare, possa riprendere a pieno regime garantendo l’istruzione che deve in quanto scuola pubblica”, concludono i genitori in sciopero.
Come segnala Firenze Today, l’istituto comprensivo Compagni Carducci, è da tempo in crisi.
Dopo ben 2 anni di dirigente in reggenza e un anno in cui la dirigente titolare si è dimessa all’inizio del lockdown, creando di fatto una vuoto normativo e organizzativo, chi frequenta la scuola si è ritrovato con una nuova reggenza per concludere l’anno scolastico 2019/20, una nuova nomina con una dirigente in maternità e, conseguentemente, è stato necessario ricorrere nuovamente a una nuova “reggenza in emergenza”.