Covid-19, le varianti più diffuse del virus: domina quella inglese (54%). ISS: “Servono misure più severe”

WhatsApp
Telegram

La variante inglese (VOC 20212/01) del virus SarsCoV2 domina nettamente rispetto alle varianti brasiliana (P1) e sudafricana (501.V2), con una stima di prevalenza a livello nazionale del 54% (con una forchetta, ossia un intervallo di confidenza, che va dallo 0% al 93,3%).

La stima per la variante brasiliana è del 4,3% (0%-36,2%) e per la sudafricana dello 0,4% (0%-2,9%). E’ quanto emerge dall’indagine annunciata il 17 febbraio dal ministero della Salute e coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità con il supporto della Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con ministero della Salute, Regioni e Province autonome.

Nuovo Dpcm, il Governo lavora per far scattare i divieti già nel prossimo weekend. Al via cabina regia con Draghi su nuove misure

Proprio al variante inglese, essendo quella più diffusa, è quella che sta creando “scompiglio” nelle scuole: anche se ancora mancano i dati ufficiali, questo tipo di variante risulta essere più facilmente trasmissibile fra bambini e ragazzi.

Ecco perché, come sappiamo, i Governatori già da alcune settimane stanno emanando ordinanze restrittive di sospensione delle attività didattiche in presenza tese proprio a preservare gli studenti e tutta la comunità scolastica.

Rallentare le varianti è possibile solo con misure più severe in quanto ‘potrebbero avere un impatto rilevante”. Lo indica l’Istituto Superiore di Sanità nel presentare i risultati dell’indagine sulle varianti. “Considerata la circolazione nelle diverse aree del Paese, si raccomanda – si legge nel documento – di intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione delle varianti, rafforzando/innalzando le misure in tutto il Paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto“.

ISCRIVITI al canale You Tube di Orizzonte Scuola

WhatsApp
Telegram

“Apprendimento innovativo”, un nuovo ambiente che permette al docente di creare un’aula virtuale a partire da una biblioteca didattica di contenuti immersivi. Cosa significa?