Covid-19, Gismondo: “Lockdown sarebbe un disastro dal punto di vista psicologico, sociale ed economico”

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“Un lockdown severo oggi, se certamente potrebbe apportare dei benefici in termini di prevenzione della circolazione delle nuove varianti” di Sars-CoV-2, “sarebbe un  disastro dal punto di vista psicologico, sociale nonché economico”.

Così Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica,  Virologia e Diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di  Milano, commentando all’Adnkronos Salute la proposta di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza,  tornato a invocare una chiusura totale del Paese perché “la strategia di convivenza con il virus non funziona”.

“Come ho più volte detto – afferma la microbiologa – esiste una  soluzione virologica ed esiste una strategia che prende in  considerazione il benessere della persona. Benessere che non dipende solo dal successo nello sconfiggere il virus, cosa che certamente  tutti auspichiamo, ma anche dalla capacità di trovare in questa  battaglia una giusta misura” di restrizioni, “sopportabile dalla  nostra psiche”. Un nuovo lockdown nazionale non lo sarebbe, anzi si rivelerebbe devastante, teme Gismondo.

Il virus non ha frontiere”, ripete la scienziata: “Le possiamo  chiudere, il virus ci impiegherà un po’ più di tempo a penetrarle, ma  lo stesso arriverà. Quindi le strategie devono essere almeno europee – suggerisce Gismondo – e devono sempre più tener conto, di fronte a una popolazione ormai stanca, delle reazioni che può avere la società”.

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