Covid, i colori delle regioni: ben sedici rischiano di diventare zona rossa. Ecco chi si “salverebbe”

Il sistema delle fasce di rischio resterà ancora in vigore, proprio perchè il Governo vuole scongiurare nuovi lockdown generalizzati. Tuttavia nelle prossime ore potrebbero arrivare novità sul sistema di classificazione per le singole regioni, con una maggiore possibilità di entrare nella zona rossa.
Infatti, secondo quanto raccolto, la zona rossa dovrebbe scattare automaticamente in quelle regioni e province dove i contagi settimanali superino i 250 casi ogni 100mila abitanti. Senza passare dalla discrezionalità dei Governatori come attualmente è previsto.
Si valuteranno domani i dati definitivi del monitoraggio ma l’ipotesi che circola è che da lunedì sedici delle venti Regioni italiane finiscano in “zona rossa”.
Lo si apprende da diverse fonti ministeriali, alla vigilia del Consiglio dei ministri che varerà un nuovo decreto legge Covid destinato a inasprire i parametri di valutazione delle fasce di rischio.
I dati, viene spiegato, sarebbero destinati a tingere l’Italia di rosso anche se si usassero i parametri attuali ma da lunedì dovrebbe applicarsi il nuovo criterio: zona rossa per chi registri in una settimana 250 contagi ogni 100mila abitanti.
L’ipotesi vedrebbe dunque passare in rosso la gran parte delle Regioni tranne la Sardegna, che oggi è l’unica in fascia bianca, la Sicilia, la Calabria e l’Umbria. In dubbio anche la sorte del Lazio, che potrebbe diventare lunedì arancione e non rossa.
Solo domani, spiegano dal governo, si faranno le valutazioni finali per tutte le Regioni alla luce dei dati. La nuova stretta dovrebbe accompagnarsi, viene spiegato, anche a un inasprimento dei controlli, in particolare sugli spostamenti nei territori regionali e tra le diverse Regioni.