Cosa si prevede per la scuola digitale? Dagli ambienti di apprendimento, all’amministrazione, alle competenze degli studenti
Il PNSD Piano Nazionale Scuola Digitale, scaricabile in diversi formati, presentato dal Ministro Giannini il 27-10-2015 e con validità fino al 2020, come previsto dalla Legge 107/2015, rappresenta un documento di indirizzo del MIUR per un’idea rinnovata di scuola
Nel documento si legge che “le tecnologie diventano abilitanti, ordinarie, quotidiane, al servizio dell’attività scolastica”(PNSD). Non cambiano gli obiettivi, ma sono stati aggiornati per andare incontro ad una società in continuo cambiamento.
Quando si parla di innovazione scolastica digitale non si sta parlando di un’altra scuola, ma di una scuola che sfida l’innovazione per andare al passo coi tempi.
Il Piano, formato da 35 azioni, già finanziate con le risorse della Legge 107 e dei fondi strutturali europei (PON Istruzione 2014-2020), parte dall’idea che il digitale è un’innovazione, che la scuola non può più essere solo trasmissiva, ma inclusiva, aperta e laboratoriale e che quindi vanno diffuse le nuove tecnologie nelle scuole.
Obiettivo: migliorare la scuola.
Nel Piano si parla, tra le prime azioni, di ACCESSO con la possibilità di avere in ogni scuola fibra ottica, connettività e cablaggio interno. Si parla di…
Spazi e ambienti per l’apprendimento
“ L’educazione nell’era digitale deve coniugare la crescenta disponibilità di competenze e tecnologie, la rapida obsolescenza tecnologica e le nuove esigenze della didattica”.(PNSD) “ “E’ necessario acquisire soluzioni digitali che facilitino la creazione di ambienti di apprendimento attivi e laboratoriali, nonché quelli costruttivisti o per progetto. Si pensi alle isole nell’aula, alla robotica educativa, alle classi virtuali, al Coding, ecc…” (PNSD).
“ L’educazione nell’era digitale non deve porre al centro la tecnologia, ma i nuovi modelli di interazione didattica che la utilizzano. Nuovi spazi e luoghi dove l’apprendimento avvienesempre e con ogni tipo di strumento, anche digitale. Si parla di …
Amministrazione digitale
“Migliorare il lavoro di chi fa amministrazione quotidiana e i servizi digitali…partendo dal registro elettronico”.(PNSD)Il Registro elettronico naturalmente è uno degli strumenti che si può utilizzare per fare amministrazione digitale, si pensi anche a Segreteria Digitale, ad esempio.Si parla di …
Identità digitale
“Dare un profilo digitale ad ogni persona della scuola non significa solo consentire l’accesso ai servizi digitali del MIUR e delle istituzioni decentrate, cosa in buona parte già possibile. Significa, invece, realizzare un sistema per cui l’accesso al web, ai contenuti e ai servizi diventi unico, semplice, sicuro, sostenibile e, dove possibile, federato con il concorso degli enti locali, in coerenza con le politiche del Governo sull’identità digitale”. (PNSD). E ancora si parla di …
Competenze degli studenti
“… rafforzare le competenze relative alla comprensione e alla produzione di contenuti complessi e articolati anche all’interno dell’universo comunicativo digitale… lavorare sull’alfabetizzazione informativa e digitale (information literacy e digital literacy)…’introduzione al pensiero logico e computazionale e la familiarizzazione con gli aspetti operativi delle tecnologie informatiche. In questo paradigma, gli studenti devono essere utenti consapevoli di ambienti e strumenti digitali, ma anche produttori, creatori, progettisti…i docenti dovranno essere messi nelle giuste condizioni per agire come facilitatori di percorsi didattici innovativi basati su contenuti più familiari per i loro studenti”.(PNSD).
Quelli presentati, in modo molto sintetico riprendendo dal documento originale e sommariamente commentati, sono solo alcuni dei temi che questo Piano presenta. Le Istituzioni scolastiche, in questi anni hanno promosso, all’interno dei propri Piani triennale dell’offerta formativa(PTOF) e quindi in collacolrazione con il MIUR, le azioni del Piano secondo i criteri e le modalità che lo stesso prevedeva.
Nel prossimo articolo continueremo con altri argomenti relativi al PNSD, altre possibilità e altri motivi per riflettere, che questo documento ci offre.