Cosa insegnare con l’educazione civica, Cittadinanzattiva: solidarietà, tutela beni, diritti, innovazione civica. Istituire consulta diritto e doveri del bambino e adolescente digitale

In occasione della cerimonia di consegna del Premio Vito Scafidi, svoltasi a Roma il 15 aprile 2025, Cittadinanzattiva ha presentato un documento articolato in sei “Raccomandazioni civiche” dal titolo Non più ospiti, ma padroni di casa della Repubblica. L’iniziativa intende fornire una lettura civica e partecipativa delle Linee guida sull’insegnamento dell’educazione civica, pubblicate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nel settembre scorso.
Il ruolo attivo degli studenti nella cittadinanza
Secondo Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva, l’obiettivo delle raccomandazioni è rafforzare la centralità degli studenti nella vita scolastica, promuovendo la coprogettazione delle pratiche di cittadinanza attiva. La riflessione si fonda sull’articolo 118 della Costituzione, che nel suo ultimo comma riconosce e valorizza l’iniziativa autonoma dei cittadini, anche minorenni, in ambiti quali:
- la solidarietà sociale;
- la tutela dei beni comuni;
- la promozione di diritti;
- l’innovazione civica.
Bizzarri ha evidenziato come nelle attuali Linee guida ministeriali questo principio venga ricondotto quasi esclusivamente alla promozione dell’imprenditorialità, trascurandone il potenziale collettivo e solidaristico.
Le proposte operative
Tra le principali raccomandazioni contenute nel documento, Cittadinanzattiva propone l’istituzione di due nuovi strumenti:
- una Consulta dei diritti e dei doveri del bambino e dell’adolescente digitale, incaricata di monitorare l’impatto della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale sulla vita scolastica dei minori;
- un Registro delle buone pratiche, volto a raccogliere e diffondere le esperienze più efficaci e innovative realizzate nelle scuole, con particolare attenzione agli effetti concreti e misurabili sul piano educativo e civico.