Cosa dire ad uno studente che ti confida: “Prof, mi sento fragile”. Cosa ha risposto Vincenzo Schettini

In un breve video pubblicato su YouTube, Vincenzo Schettini – docente noto anche per il progetto La fisica che ci piace – ha condiviso una riflessione rivolta a un giovane studente che gli aveva confidato di sentirsi fragile. Un motivo che ha permesso al Prof più amato del web di soffermarsi su alcuni aspetti fondamentali dell’esperienza adolescenziale, collegandoli a una visione più ampia della condizione umana.
Fragilità, paura, esclusione: elementi comuni dell’esperienza
Nel dialogo con il ragazzo, Schettini ha riconosciuto apertamente che la fragilità, come la paura e il sentirsi esclusi, fanno parte della vita. “Matteo, la fragilità fa parte della vita. La paura fa parte della vita, l’essere esclusi fa parte della vita”, ha dichiarato, rispondendo a una domanda sincera di un ragazzo di dodici anni. Con queste parole, ha voluto sottolineare come questi vissuti non rappresentino un’eccezione, ma piuttosto una componente universale della crescita.
I grandi del passato non sono stati risparmiati
Schettini, nel video, ha citato alcune figure storiche per dimostrare come anche personalità di rilievo abbiano vissuto simili difficoltà in età giovanile. “Einstein, Fermi, Leonardo da Vinci, Marie Curie sono stati ragazzi come voi, a volte presi in giro, a volte esclusi” – ha ricordato – rievocando una dimensione spesso trascurata delle biografie di questi personaggi. L’intento, in questo caso, è stato quello di normalizzare il disagio giovanile, mostrando che esso non preclude percorsi futuri significativi.
Accettare di non piacere a tutti
Uno dei passaggi centrali dell’intervento ha riguardato il rapporto con l’approvazione altrui. Schettini ha invitato i ragazzi ad accettare l’idea che non si può essere amati da tutti. “Accettatela questa cosa, perché più accetterete questo e più vi renderete conto di quanto speciali siete”, ha detto, proponendo un cambio di prospettiva: non inseguire il consenso generale, ma riconoscere il proprio valore personale.
L’invito a mostrare la propria unicità
Il messaggio si è concluso con un’esortazione rivolta a tutti coloro che vivono un momento di fragilità. “Mostratela, mostratela, non vi vergognate di quello che siete, di quello che pensate, non vi vergognate dei sogni che avete” – ha affermato Schettini, sollecitando gli studenti a non nascondere ciò che li rende unici. In queste parole, emerge una visione dell’identità come valore da esprimere, non da celare.