Corsini: “Latino importante per la logica? Tutte le discipline possono aprire la mente. Le poesie a memoria non sono mai scomparse”

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“Valditara insiste molto sull’ignoranza di queste giovani generazioni, che non conoscono alcuni testi o esponenti importanti. In realtà le indagini ci dicono che le generazioni più anziane sono molto più indietro dei giovani sulla matematica e la comprensione del testo. Ovviamente, non si può generalizzare”.

Lo ha detto Cristiano Corsini, professore ordinario di Pedagogia Sperimentale dell’Università di Roma 3, intervenuto su Rai Radio 1 alla trasmissione Zapping, per commentare le novità che coinvolgono le indicazioni nazionali della scuola, attualmente revisionate da una commissione apposita.

Corsini in apertura ricorda che “in questo momento abbiamo degli interventi sulla valutazione, sull’educazione civica e la formazione dei docenti che e sono scelte concrete coerenti fra loro e che delineano un quadro di un impoverimento culturale“.

Latino importante per aprire la mente? Anche altre discipline

Il Ministro Valditara spinge sull’importanza del latino, che sarà reintrodotto nella scuola secondaria di primo grado: “Il latino è la palestra della logica e della ragione, ha affermato Valditara. Il latino, secondo il Ministro, non solo insegna ad imparare, ma fornisce anche le basi della grammatica italiana.

Secondo il pedagogista Corsini, però, pur riconoscendo l’importanza del latino o del greco, tende ad essere cauto nell’attribuire un’importanza maggiore rispetto ad altre discipline: “Posso ottenere lo stesso effetto con la matematica, la fisica o l’arabo. Non è mai l’inserimento di questa o quella disciplina a garantire lo sviluppo di certi aspetti di apertura mentale. Il punto è come certi aspetti dei nostri contenuti culturali vengono inseriti, come vengono impiegati certi contenuti, per dare senso alla realtà. Tutti ci siamo innamorati del latino o della matematica, ma è quello che ha fatto la differenza, non la filosofia o il greco in sè”.

Concentrarsi sulla storia-patria errore di prospettiva

Sulla Bibbia, invece, il Ministro ha detto: “La Bibbia è un grande patrimonio culturale e credo che sia molto formativo. La lettura di alcuni brani della Bibbia, dell’Iliade, dell’Odissea, dell’Eneide è importante. Come si fa a conoscere e a capire l’arte e la letteratura italiana senza anche conoscere questi aspetti”.

La visione di Valditara prevede lo studio della Storia e della letteratura che dia maggiore spazio alla cultura italiana. Visione non condivisa da Corsini: “Il problema non è la nostra storia, che è molto importante, ma è incredibile l’idea di restringere la storia alla storia patria. Mi sembra proprio un errore di prospettiva“.

Questa prospettiva può diventare strumento di selezione sociale

Secondo il pedagogista servirebbe anche chiarezza sul perché debbano essere rivisti in tal senso i contenuti della scuola: “Se non si spiega perché questi contenuti devono essere diciamo prioritari, potrebbe sorgere il sospetto che questi contenuti possano essere utilizzati per generare selezione sociale, per canalizzare adolescenti di 12 anni in percorsi di seria A e B“.

Questo sospetto sorge -prosegue Corsini – perchè un patrimonio come il latino, straordinario ovviamente, nella nostra storia sappiamo che lo abbiamo già usato anche per fare selezione sociale. Il rischio c’è“.

Infine, Corsini dice, chiudendo il proprio commento negativo sulla questione, dicendo che a suo modo di vedere, “Valditara sta descrivendo una scuola rivoluzionata, come se fosse scomparsa la pittura a mano o le poesie a memoria, ma in realtà stanno lì, esistono ancora“.

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