Corsi serali? Metodologie ed organizzazione diversa rispetto al diurno. Scarica un documento sugli aspetti organizzativi del corso serale

Il Corso serale (DPR 263 del 29/10/2012, D.Lgs 16/1/2013 n. 13) offre un’occasione di promozione socio-culturale per incoraggiare il rilancio degli studi e arricchire l’inserimento nel mondo del lavoro di quanti sognano cambiare la propria condizione culturale e professionale, una funzione decisiva nel percorso di adattamento o di ripresa degli studi di tutti quegli adulti e di quei giovani maggiorenni, anche di nazionalità non italiana, che, avendo sospeso il proprio percorso scolastico per ragioni differenti, richiedono di una conclusione della propria formazione, tale da permettere loro di ottimizzare condizioni e opportunità nel campo lavorativo.
Il secondo ciclo di istruzione e formazione e il profilo educativo, culturale e professionale
Il II ciclo di istruzione e formazione ha come nesso unitario il profilo educativo, culturale e professionale, finalizzato a:
- la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni;
- lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio;
- l’esercizio della responsabilità personale e sociale.
L’offerta formativa compatibile con gli interessi, gli orari di lavoro e gli impegni personali degli studenti
Per tutti gli studenti del corso serale deve essere prevista un’offerta formativa d’Istituto compatibile con gli interessi, gli orari di lavoro e gli impegni personali dei lavoratori. Offerta, però e dunque, in linea con quanto stabilito dal Profilo Educativo Culturale e Professionale specifico. Solitamente il corso serale un percorso di istruzione di secondo livello caratterizzato da diversi e interessanti indirizzi di studio. I corsi si articolano a partire dal secondo periodo didattico (III anno e IV anno), per poi proseguire al terzo periodo didattico (V anno) dei percorsi di istruzione di secondo livello, così come delineati dal D.P.R. n.263/2012.
A cosa bisogna indirizzare l’offerta formativa
L’offerta formativa del Corso Serale è necessario che sia anche indirizzata a:
- consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliano ripensare o debbano ricomporre la propria identità professionale;
- offrire opportunità di approfondimenti professionali e aggiornamento delle competenze;
- incoraggiare il tangibile recupero della dispersione scolastica, destinando un percorso formativo a giovani che hanno abbandonato gli studi;
- “modellare”, nella sua componente della “formazione” adulti o immigrati privi di titoli di studio;
- valorizzare il patrimonio culturale e professionale della persona;
- qualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media non costituisce più una garanzia dall’emarginazione culturale e/o lavorativa;
- attivare la cooperazione e l’integrazione con le altre agenzie formative dell’istruzione degli Adulti presenti sul territorio (Corsi serali di altri Istituti, CPIA, Centri di Formazione Professionale).
Il cambiamento sostanziale delle metodologie didattiche e organizzative
Il conseguimento degli obiettivi che contraddistinguono questo percorso formativo, proviene soprattutto da un cambiamento sostanziale delle metodologie didattiche e organizzative. Il quadro normativo di riferimento dei corsi serali, infatti, mette in atto un percorso di cambiamento e circoscrive alcune modalità che devono valutare le attività rivolte agli adulti. Di quali attività parliamo? Lo vediamo nei paragrafi che seguono e che, in qualche modo, in maniera eccellente ha definito il regolamento in uso nell’Istituto Superiore ad indirizzo RARO “Francesco Grandi” di Sorrento guidato dal dirigente scolastico prof.ssa Pasqua Cappiello.
Didattica modulare
La progettazione dei percorsi per unità di apprendimento è prevista dal punto 3.5 Istruzione degli adulti – D.P.R. n.263/2012 – Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento – art.11, comma 10, del suindicato decreto – pubblicato in data 08.06.2015, G.U. n.130). La didattica modulare è una strategia formativa nella quale il percorso di insegnamento/apprendimento è articolato in segmenti – UDA (unità di apprendimento). Ciascuna UDA costituisce una parte significativa del percorso formativo, assolve a funzioni di carattere disciplinare e permette di acquisire competenze verificabili, certificabili e, quindi, capitalizzabili come crediti formativi nella prosecuzione del percorso. La frequenza delle UDA e l’acquisizione delle competenze, infatti, vengono attestate e certificate. Le competenze riconosciute valgono come credito per il passaggio al periodo successivo.
Accoglienza e orientamento
L’ Accoglienza e l’orientamento sono previsti dal punto 5.1 Istruzione degli adulti – D.P.R. n.263/2012 – Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento – art.11, comma 10, del suindicato decreto – pubblicato in data 08.06.2015, G.U. n.130. Nell’interno di tale attività l’adulto riconosce le proprie motivazioni e capacità entro la nuova prospettiva di studio e formazione. In questa fase il corsista riflette sui suoi bisogni di formazione e sulle sue motivazioni, sulle sue aspettative, sulle sue conoscenze, sulle sue abilità e sulle sue modalità di apprendimento; fa valere il proprio patrimonio di saperi e abilità potenziali che vorrà accrescere in acquisizioni valutabili e spendibili; mette in evidenza aree di debolezza e punti di forza nella prospettiva del nuovo percorso individuale di apprendimento. Si tratta di una fase di accoglienza e orientamento formativo volta a far emergere tutte le certezze necessarie all’individuazione formale dei crediti che conducono alla definizione del Patto Formativo Individuale. La strategia comunicativa e di partecipazione da adottarsi in questa fase dovrà rafforzare la motivazione dell’adulto alla ripresa del nuovo percorso scolastico.
Fruizione a distanza
La fruizione a distanza è prevista dal punto 53 Istruzione degli adulti- DPR N° 263/2012 – Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento art. 11, comma 10, del suindicato Decreto pubblicato in data 08.06.2015, G.U. n° 130. Per fruizione a distanza si intende lo svolgimento e la fruizione di unità di apprendimento mediante l’utilizzo di nuove tecnologie informatiche. La fruizione a distanza rappresenta una delle principali innovazioni del nuovo sistema di istruzione degli adulti e prevede che l’adulto possa fruire a distanza di alcune unità di apprendimento o parte di esse relative al periodo didattico richiesto all’atto dell’iscrizione. Tale modalità è oggetto di considerazione e di studio, da parte del nostro Istituto, ma non ancora in attuazione nel corrente anno scolastico.
Aspetti organizzativi del corso serale
In allegato il pregevole documento redatto dall’I.S.I.S. “L. da Vinci – G.R. Carli- S. de Sandrinelli di Trieste guidato dal dirigente scolastico professoressa Ariella Bertossi.