Corsi Indire 30 CFU, “illogici i nuovi percorsi brevi online, si rischia ingiustizia tra precari”. Piccolotti (AVS) presenta interrogazione: “Molti docenti sono disoccupati, fare chiarezza”

La formazione degli insegnanti di sostegno torna al centro del dibattito parlamentare. La deputata Elisabetta Piccolotti (Alleanza Verdi e Sinistra) ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione e del Merito per fare chiarezza sui nuovi percorsi semplificati di specializzazione introdotti dal DL 71/2024, convertito con legge 106/2024.
La normativa prevede una riduzione del percorso formativo per due categorie di docenti: i precari con almeno tre anni di servizio privi di specializzazione e coloro che hanno conseguito un titolo di specializzazione all’estero. Per questi ultimi, l’accesso è subordinato alla rinuncia del contenzioso sul riconoscimento del titolo estero. I nuovi corsi, gestiti da INDIRE, prevedono un dimezzamento dei crediti formativi universitari (da 60 a 30 CFU) e l’eliminazione del tirocinio.
Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati, si legge nel testo dell’interrogazione, ha sollevato forti perplessità sulla disparità di trattamento rispetto ai percorsi TFA ordinari. “La carenza di insegnanti specializzati dichiarata dal Ministero non giustifica l’introduzione di percorsi facilitati, soprattutto considerando che molti docenti di sostegno della scuola secondaria di secondo grado sono disoccupati”, evidenziano dal Collettivo. Nell’interrogazione, Piccolotti chiede al Ministro “un’analisi puntuale del fabbisogno di insegnanti di sostegno nelle diverse realtà provinciali e l’adozione di iniziative per evitare disparità formative tra i docenti”.
La parlamentare sollecita inoltre il coinvolgimento delle associazioni rappresentative delle persone con disabilità nell’emanazione dei decreti attuativi, in osservanza della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Corsi Indire 30 CFU
L’iniziativa del Ministero si inserisce in un contesto di crescente bisogno di docenti di sostegno. I dati ISTAT di febbraio 2024, relativi all’anno scolastico 2023/2024, segnalavano circa 338mila studenti con disabilità a fronte di 228mila insegnanti di sostegno, di cui 67mila senza specializzazione. Un rapporto numerico non ottimale, aggravato dal fatto che alcuni studenti necessitano di un supporto continuativo per l’intero orario scolastico. Per l’anno in corso, i dati ufficiali non sono ancora disponibili, ma una crescita in linea con quella registrata tra il 2022/2023 e il 2023/2024 (7%) porterebbe la situazione a un livello critico.
Il Decreto Legge n.71/2024, approvato definitivamente a luglio, introduce un nuovo percorso di specializzazione da 30 CFU per docenti con almeno tre anni di servizio su posto di sostegno, anche non continuativi, negli ultimi cinque anni. Il percorso, gestito da INDIRE, si affianca ai percorsi di specializzazione già esistenti e sarà valido fino al 31 dicembre 2025.
INDIRE, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, sta lavorando all’attivazione dei percorsi. Maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione saranno disponibili nelle prossime settimane sul sito ufficiale www.indire.it e sui canali ufficiali dell’Istituto.