Coronavirus, situazione in Sicilia. Parasporo (UIL): se le scuole non sono sicure devono essere chiuse

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“Scuole chiuse se gli organi preposti alla tutela della salute del personale scolastico non riescono a garantirne la sicurezza”. Così Claudio Parasporo, segretario generale della Uil Scuola Sicilia.

UIL Scuola Sicilia: se le scuole non sono sicure devono essere chiuse

Il segretario spiega: “Lo scorso agosto è stato firmato l’accordo per la ripartenza dell’anno scolastico ed è stato costituito anche il tavolo tecnico regionale per l’applicazione delle norme. Le istituzioni preposte alla tutela della salute in Sicilia, adesso, dovrebbero comunicare i dati sulla pandemia e se le scuole sono sicure, invece tutto si blocca per la lentezza registrata nelle Usca.

Il sistema di prevenzione e controllo è saltato ed era il presupposto fondamentale per fruire del diritto allo studio salvaguardando quello alla salute. Un diritto che va riconosciuto ai docenti, ai dirigenti e al personale Ata, di cui non si preoccupa più nessuno. E’ un dato cruciale perché il sindacato ha sottoscritto un protocollo: se le scuole non sono sicure devono essere chiuse”

Azione di screening

Prosegue intanto l’azione di screening della popolazione scolastica avviata da sabato 6 novembre.

Secondo quanto comunicato ieri dalla Regione siciliana  in meno di 48 ore sono stati complessivamente 30.620 i tamponi rapidi effettuati su altrettanti cittadini che hanno aderito alla campagna di monitoraggio del Coronavirus sulla popolazione, organizzata nei drive-in allestiti in circa trenta città dell’Isola.
Al termine della due giorni sono stati individuati ed isolati, nei vari territori, 930 nuovi soggetti positivi al Covid 19, ai quali – come previsto dalle linee guida – è stato già effettuato in loco il test di conferma mediante tampone molecolare.
L’iniziativa, promossa dalla Regione Siciliana con le Asp e in collaborazione con Anci Sicilia e le amministrazioni locali, non si ferma: in molte delle città siciliane, infatti, i drive in resteranno operativi anche oggi e prossimamente si aggiungeranno altre località.
La campagna nei drive è destinata alla popolazione scolastica (personale docente, non docente, studenti e loro genitori), un target individuato dall’Assessorato Regionale alla Salute su suggerimento del Comitato tecnico scientifico.
Successivamente verranno selezionate altre categorie di popolazione.

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