Coronavirus, sindacati: a settembre vogliamo ripartire in presenza, 12 alunni a classe. Necessari 8 miliardi

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams sono in videoconferenza on line. Intervengono i segretari generali delle cinque organizzazioni.
“Siamo tutti d’accordo di ritornare con la didattica in presenza, ma avremo bisogno di più tempo scuola, più organici e investimenti.” Così Sinopoli durante la videoconferenza dei sindacati.
“Se noi già avessimo il tempo scuola della condizione precedente tagli Gelmini-Tremonti saremmo già un passo avanti. Ripartire da investimenti da concretizzarsi in una trance e poi stanziare nella finanziaria è centrale. Abbiamo bisogno di un punto di Pil che riteniamo debba essere un investimento complessivo. Se già oggi ci fosse la scelta di individuare una parte legata agli organici per fronteggiare l’emergenza staremmo molto meglio.
“3miliardi potrebbero essere sufficienti per ripartire a settembre, sdoppiando le classi di infanzia e primaria”, ha detto la CISL.
Mentre per le scuole secondarie i fondi necessari sarebbero 5 miliardi.
Si tratta di cifre che rispondono ad una necessità di potenziamento della didattica e non a delle assunzioni stabili.
Lo sdoppiamento delle classi si dovrebbe attuare soltanto dove non ci sarebbero le condizioni dei locali. “Si potrebbero utilizzare – ha detto la Serafini, segretario SNALS – anche i locali delle amministrazioni”
“Il ministero dell’Istruzione ha condotto questa fase con moltissime lacune e mancanze e ora il ritardo viene riconosciuto in tutto il Paese: la ministra Azzolina cambia posizione ogni 24 ore. Nessuno si illude che si possa far ripartire la scuola mettendo al centro la didattica in presenza senza un investimento straordinario, l’idea che ce la caviamo tra presenza e distanza nasconde questa mancanza di consapevolezza”.
Ha detto leader della Flc Cgil. “Senza un investimento nel tempo non si riescono a soddisfare i bisogni di apprendimento; la scuola deve tornare in presenza. Non c’è un piano concordato, solo interviste della Ministra e del presidente della Task force Bianchi. E’ il momento che si riprenda la parola: non esiste momento che non prevede dissenso”, ha proseguito Sinopoli. “Abbiamo bisogno di posti stabili già a settembre: questa è la priorità, evitiamo una discussione ideologica, non possiamo riprendere a settembre con 200 mila precari. E’ il momento per rivedere le scelte sbagliate degli ultimi anni. La gestione della ministra è autoreferenziale e solipsistica, è giunto il momento di riprendere la parola”: per questo i sindacati della scuola, ha concluso Sinopoli, hanno parlato ad una giornata di assemblee in tutto il Paese