Coronavirus, quella voce inascoltATA. Lettera
Di
inviata da Anna Umbriano – Gentile redazione: la voce AFONA ormai, perché inascoltATA di tutto il personale ATA in un momento storico, mai vissuto come quello di oggi, ci rende ancora di più invisibili ma allo stesso tempo indispensabili.
Una prima petizione con più di 20.000 firme, 280000 visualizzazioni che, ancora in questo momento, è in via di sottoscrizione, altre che continuano a nascere come funghi, associazioni di categoria, sindacati confederali e semplici cittadini che come me, invano chiedono già da due settimane ormai, la chiusura delle scuole, ma come se nulla fosse si continua a dare attenzione a tutti tranne che al personale ATA.
Come tutte le cose in Italia anche in questo caso si vive una contraddizione:
Prima la Nota del MIUR del 10 marzo contenente” istruzioni operative per il personale ATA” poi il DPCM dell’11 marzo “Fermo restando quanto disposto dall’art. 1, comma 1, lettera e) , del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza .. le scuole, in breve, considerate strettamente necessarie a tale scopo rimangono QUINDI APERTE….
Ho realizzato,dunque, che il presidente Conte considera da un lato il mio lavoro e quello di tutto il personale ATA di prima necessitá, ma dall’altro ignora completamente il suono della nostra voce !!!
Accompagnati dall’inseparabile senso del dovere, continuiamo tutti i giorni a lavorare , con la speranza che si accorgano di noi!!
#Dopoperònonvidimenticatedinoi
#siamocomeformichineoperose
#tuttiinsiemecelapossiamofare