Coronavirus, Presidi “docenti furbetti rientrati improvvisamente da aspettative e congedi, non è corretto”

Coronavirus e didattica a distanza: ci sono docenti e docenti. Ad affrontare l’argomento su Leggo i Presidi dell’ANP.
Alcuni docenti collocati in aspettativa o congedo con termine oltre alla sospensione delle attività didattiche (al momento fino al 3 maggio) sono rientrati in servizio e stanno svolgendo la didattica a distanza.
“Il fenomeno dei furbetti – afferma Mario Rusconi, presidente Anp Lazio – è inaccettabile in un momento in cui tutti fanno del loro meglio per mandare avanti la scuola. Serve un monitoraggio per vedere di quante persone si tratta e che stiano effettivamente insegnando“.
Altre testimonianze arrivano da presidi di Emilia Romagna e Puglia, secondo i quali alcuni insegnanti starebbero approfittando della situazione di emergenza.
Anche se, lavorando da casa, per alcuni docenti potrebbero essere venute meno le difficoltà che li hanno portati a richiedere l’aspettativa, per cui come al solito la verità non sta sicuramente mai solo da una parte.
Il problema principale si è però venuto a creare per quei docenti supplenti che magari hanno seguito la classe per buona parte dell’anno scolastico e ora non possono usufruire della proroga, a causa del pasticcio creato nell’attuazione dell’art. 121 del Decreto cura Italia.