Coronavirus, peggioramento dell’epidemia. L’Iss avverte: “Dalla scuola il 2,5 per cento dei nuovi focolai”

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L’indice di contagio Rt supera il valore soglia di 1 in 13 Regioni e 2 province autonome, a Trento e Bolzano. Lo indica l’ultimo monitoraggio settimanale Iss-Ministero Salute.

Il monitoraggio sottolinea dunque come siano in lieve aumento i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito intra-scolastico.

Rimane quindi essenziale, si avverte, mantenere l’attenzione sulle misure già introdotte per prevenire la trasmissione intra-scolastica, come lo screening, la rilevazione della temperatura giornaliera da parte delle famiglie e le procedure per la gestione di casi sospetti sintomatici in ambito scolastico.

La Campania ha il valore maggiore, con 1.24, seguita da Sicilia con 1.22 e da Trento a 1.18. Migliori il Molise con 0.61, Emilia Romagna a 0.84 e Marche con 0.91.

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Ci sono “importanti segnali di allerta” legati a un aumento della trasmissione locale del virus, diffusa su tutto il territorio nazionale, che provoca focolai anche di dimensioni rilevanti soprattutto segnalati in ambito domiciliare/familiare.  La maggior parte dei focolai continua a verificarsi proprio in ambito domiciliare, pari al 77,6%.

Rimane dunque fondamentale mantenere “un’elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento ormai chiaro e più rapido della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali: lavaggio delle mani, uso delle mascherine e distanziamento fisico”.

In Italia sono complessivamente 3.805 i focolai di Covid-19 attivi, di cui 1.181 nuovi, con entrambi i dati in aumento per la decima settimana consecutiva: nella precedente  settimana erano 3.266 quelli attivi di cui 909 nuovi.

Focolai che sono stati registrati nella quasi totalità delle province italiane (104 su  107), e che nella maggior parte dei casi (77,6%) continuano a  verificarsi in ambito domiciliare.

Continua invece a scendere la  percentuale dei focolai rilevati nell’ambito di attività ricreative  (4,1% vs 4,5% della settimana precedente).

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