Coronavirus, PD: necessario sostenere le famiglie in difficoltà
“Non si può più rimandare: è necessario pensare a forme di sostegno urgente e strutturato per i minorenni e le loro famiglie”.
Così, in una nota congiunta, le senatrici del Pd, Paola Boldrini e Vanna Iori, e le deputate e i deputati Vittoria Casa (M5s), Rosa Maria Di Giorgi (Pd), Paolo Lattanzio (M5s), Flavia Piccoli Nardelli (Pd), Emanuela Rossini (Misto), Paolo Siani (Pd).
“I dati ci dicono che in Italia il numero delle bambine e dei bambini in povertà assoluta è triplicato: parliamo di più di 1 milione e 260mila minorenni, numero che rischia di aumentare vertiginosamente con l’emergenza Covid-19. In Italia hanno interrotto la scuola oltre 9 milioni di bambini e ragazzi e oltre 1 milione di bimbi dei nidi e dei servizi educativi della prima infanzia. Con tale visione chiara, abbiamo creato un gruppo di lavoro parlamentare – trasversale nella maggioranza – che si è attivato nel dialogo, il confronto e lo scambio diretto con moltissime associazioni attive nella tutela dei diritti dei minori. L’obiettivo è quello di definire una proposta chiara, organica, consapevole dei reali bisogni dei minorenni da presentare come un ‘Decreto Bambini’ e riteniamo fondamentale l’inserimento di questa dimensione all’interno del prossimo decreto, per attenzionarne i bisogni che al momento non sono considerati”.
“In particolare – aggiungono i parlamentari – è necessario sostenere: le famiglie con figli; il sistema integrato di educazione e istruzione per i bambini da zero ai sei anni; il sistema scolastico specie per i bambini più vulnerabili; il ruolo degli educatori e pedagogisti nelle realtà territoriali; i bambini vittime di violenza, bambini in carcere, bambini stranieri; le reti del terzo settore; e ampliare le risorse in dotazione al fondo per la lotta alla povertà educativa minorile. Ora – concludono i parlamentari – abbiamo intenzione di percorrere tutte le strade possibili per portare queste priorità sul tavolo politico e trasformarle in misure nella decretazione di urgenza, perché non è più rimandabile il lavoro per la tutela dei diritti delle bambine e dei bambini”.