Coronavirus, Lettera della Dirigente alla comunità scolastica
Di

inviata dalla Dirigente Scolastica dell’IC Galluzzo Maria Teresa Frassetti
– Cari docenti, ATA, genitori, alunni, in questo momento di emergenza sanitaria e di totale e necessaria modifica delle nostre abitudini, non mi è possibile, da Dirigente Scolastica, non scrivere a tutti voi, che costituite la mia comunità, poche e semplici parole. In questi ultimi giorni in cui, essendo sospese le attività didattiche e non chiuse le scuole, mi sto recando regolarmente a lavorare, vedere le aule vuote, non incontrare i docenti nei corridoi, non salutare i genitori e gli alunni all’entrata e all’uscita mi è sembrato spesso surreale, impossibile.
– Cari docenti, ATA, genitori, alunni, in questo momento di emergenza sanitaria e di totale e necessaria modifica delle nostre abitudini, non mi è possibile, da Dirigente Scolastica, non scrivere a tutti voi, che costituite la mia comunità, poche e semplici parole. In questi ultimi giorni in cui, essendo sospese le attività didattiche e non chiuse le scuole, mi sto recando regolarmente a lavorare, vedere le aule vuote, non incontrare i docenti nei corridoi, non salutare i genitori e gli alunni all’entrata e all’uscita mi è sembrato spesso surreale, impossibile.
Siamo rimasti davvero in pochi a presidiare la nostra scuola: io, la DSGA, le mie collaboratrici, due assistenti amministrativi e due collaboratori scolastici a rotazione.
I docenti spesso mi contattano via mail o telefonicamente, facendo un lavoro oneroso, nuovo per loro, per costruire il nuovo paradigma educativo della didattica a distanza, mai prima sperimentato in forma così ampia. I collaboratori scolastici stanno effettuando pulizie straordinarie e risistemazioni degli ambienti, in attesa che la scuola torni ad essere luogo di relazioni umane e sociali.
Gli assistenti amministrativi continuano a tenere le fila con il personale e con i genitori, anche se, necessariamente, a distanza. I genitori mi contattano rendendosi vicini con il loro supporto, dando anche validi suggerimenti sulle nuove modalità di didattica a distanza.
E’ proprio questo il mondo scolastico: un pilastro sociale che continua, anche in condizioni fuori dall’ordinario, ad avere basi solide. Deve continuare ad esserlo anche in questo momento.
Ecco perché chiedo collaborazione a tutti voi, dobbiamo prestarci aiuto reciproco per mantenerci uniti in questo periodo di estrema difficoltà per tutti.
Chiedo quindi, a tutti voi, un grande e significativo contributo:
Ai docenti, di procedere con equità e coesione ad attuare la didattica a distanza, che non consiste solo nell’assegnare compiti sul registro elettronico, ma nel far sentire, secondo le modalità già in atto e le altre che presto verranno comunicate, la propria vicinanza emotiva e il proprio sostegno agli alunni; so che la scuola è la vostra vita e farete di tutto per mantenere quel filo di continuità necessario per condurre le vostre classi alla successiva ripresa delle attività didattiche;
Al personale ATA, di comprendere la particolare situazione emergenziale che porta a riorganizzare sia i turni che le modalità lavorative e rende il diritto alla salute una priorità assoluta; capisco che non sia semplice assicurare il servizio in frangenti così estremi;
Ai genitori, di parlare con i vostri figli per far capire a tutti loro che le modalità di studio a distanza sono obbligatorie e che i loro docenti stanno facendo un grande sforzo per organizzarle e renderle attive; invitateli a leggere, quanto più possibile e in modo consono alla loro età, perché possano trovare speranza nei mondi alternativi e meravigliosi in cui i libri li trasportano;
Agli alunni, di seguire le indicazioni dei propri genitori e dei propri insegnanti; so che vi mancano la scuola, i vostri compagni, la ricreazione e ogni singolo momento della giornata scolastica e che ve ne state rendendo conto ogni giorno di più; pensate a quanto sarà bello riacquistare la normalità quando riprenderanno le attività didattiche.
Dobbiamo continuare a camminare insieme, fino a quando la nostra scuola non tornerà quella che tutti conosciamo e della quale oggi avvertiamo la mancanza, perchè rappresenta il nostro punto di riferimento quotidiano.