Coronavirus, i sindacati milanesi in sciopero dal 13 maggio

I sindacati della scuola Flc-Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda di Milano e provincia lanciano lo stato di agitazione a partire dal 13 maggio, con una giornata di assemblee in videoconferenza per nove ore.
La mobilitazione arriva dopo la mancata risposta a una lettera che i sindacati avevano inviato, pochi giorni fa, al prefetto di Milano Renato Saccone, al sindaco Giuseppe Sala e al dirigente scolastico territoriale Marco Bussetti, in cui denunciavano una “miope politica del Governo, di netta chiusura alle istanze sindacali” che “impedisce di affrontare con misure adeguate l’attuale stato di emergenza”, e con l’anno scolastico 2020/21 “rischia di far esplodere i già gravi problemi irrisolti che oramai da anni affliggono le scuole milanesi”.
Una situazione “grave” a livello nazionale ma “incomparabilmente di più per la realtà milanese”, si legge nella lettera. Secondo i rappresentati sindacali, che lamentano “problemi di sicurezza, precariato e di organico” e che chiedono anche di “normare la didattica a distanza” e di inserire nelle scuole servizi di medicina scolastica, “il decreto dell’8 aprile non dà una risposta sufficiente a garantire una ripresa ordinata dell’attività didattica in presenza”.
Per questo chiedono di “essere coinvolti in maniera costante – ha spiegato Jessica Merli, segretario generale Flc Cgil Milano -: l’apertura dello stato di agitazione è il solo strumento che abbiamo come sindacati per avere tavoli di confronto e per porre l’attenzione su quello che potrà essere un problema che si riverserà su tutta la società”.