Coronavirus, Eurydice: prospettiva che alunni non tornino a scuola quest’anno è molto reale

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Eurydice, la rete europea di informazione sull’istruzione, ha pubblicato un articolo sugli effetti delle restrizioni dovute alla pandemia Coronavirus sui sistemi educativi europei.

La Flc Cgil ha tradotto e pubblicato l‘articolo sopra detto, di cui ne riportiamo alcune porzioni.

La maggior parte dei paesi europei ha chiuso le scuole come parte delle misure per limitare i contatti tra le persone e rallentare la diffusione del virus – spiega Eurydice -. In Italia, il paese europeo colpito per primo dalla pandemia, le scuole hanno chiuso il 5 marzo 2020. Questa decisione è stata presto seguita da Albania, Grecia, Repubblica Ceca e Romania. La maggior parte dei sistemi educativi europei ha chiuso le scuole entro il 16 marzo 2020. L’ultimo paese ad annunciare tali misure è stato il Regno Unito, dove tutte le scuole hanno chiuso i battenti entro il 20-23 marzo“.

Secondo Eurydice “non è chiaro per quanto tempo durerà questa situazione“, ma è inevitabile che “lo scenario di chiusura prolungata della scuola esercita nuove pressioni sui genitori – sia i lavoratori che escono di casa ogni giorno, che i lavoratori in smart working e i disoccupati“. Chiare sono invece, secondo la rete europea di informazione sull’istruzione, “le conseguenze della chiusura della scuola – che potrebbe estendersi fino alla fine dell’anno scolastico – potrebbero avere conseguenze sul cuore dei sistemi educativi“.

Quanto alla durata della chiusura delle scuole, Eurydice sostiene che “la prospettiva che gli studenti non tornino a scuola quest’anno è molto reale“, considerato che in alcuni paesi l’anno scolastico terminerà entro giugno.

 

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