Coronavirus, didattica a distanza. In Sicilia prevale utilizzo registro elettronico, invito ai docenti ad autoprodurre contenuti

Coronavirus, didattica a distanza. L’Ufficio Scolastico regionale della Sicilia ha pubblicato la nota “Emergenza COVID 2019 – didattica a distanza – supporto dell’USR ” con gli indirizzi email ai quali richiedere supporto e una riflessione su quanto sta accadendo in questi giorni.
Indirizzi email per richiedere supporto
A livello nazionale:
- il Ministero dell’Istruzione, all’interno del proprio sito web, ha creato una sezione dedicata all’emergenza https://www.istruzione.it/coronavirus/index.html
- è possibile segnalare particolari esigenze ai 3 docenti dell’equipe costituita presso il Ministero ([email protected])
A livello regionale:
- è attivo l’indirizzo di posta elettronica [email protected] ;
- il referente regionale per il PNSD, l’équipe formativa territoriale sono disponibili per fornire opportuno supporto ai dirigenti, animatori digitali e TEAM per l’innovazione.
Il Future Lab ITIS MARCONI-Catania assicurerà tramite un sito dedicato il supporto all’équipe per la gestione delle attività da remoto e l’attivazione dei percorsi formativi on-line.
Gli indirizzi sono contenuti nella nota
Le riflessioni
Dallo scenario attuale – scrive l’USR Sicilia – appare che molte scuole, in questa fase, facciano ricorso al registro elettronico;
si suggerisce di non usare questo strumento in modo “passivo”, ma supportare i docenti all’autoproduzione di contenuti da caricare sul registro.
Alle scuole che utilizzano le classi virtuali si ricorda il rispetto delle norme di tutela della privacy e di tutela dei dati degli alunni attraverso l’autorizzazione dei genitori (applicazione del GDPR), nonchè la verifica della qualificazione
AGID rispetto al servizio “cloud” scelto (circ. AGID n. 3 del 9 aprile 2019).
Per quanto riguarda la valutazione e la verifica delle presenze si fa presente che, a seconda delle piattaforme utilizzate, essa varia in base allo strumento a disposizione.
Sarebbe utile pertanto da parte delle istituzioni iniziare la rilevazione – per quanto possibile- degli studenti che abbiano difficoltà ad accedere agli strumenti digitali/connessione e cercare soluzioni specifiche per questi alunni.