Coronavirus, De Cristofaro: la scuola ha bisogno più che mai di risorse, assunzioni e dialogo

Il sottosegretario all’istruzione Peppe De Cristofaro riflette su Facebook sugli effetti della pandemia: la scuola ha bisogno di una nuova centralità.
Se c’è una cosa che la drammatica pandemia che stiamo vivendo ha reso comprensibile a tutti, è l’assoluta centralità che in un paese come il nostro dovrebbero riguadagnare il sistema sanitario nazionale e quello, altrettanto decisivo, dell’istruzione.
Sono stati, per decenni, i pilastri della democrazia italiana, le infrastrutture civili decisive per lo sviluppo dello stato sociale.
E oggi vediamo nitidamente quanto invece le scelte sbagliate degli ultimi anni li abbiano messi in difficoltà, colpiti nelle fondamenta.
La pandemia ha fatto emergere le grandi diseguaglianze che erano tutte già là, e che oggi si vedono più chiaramente e anzi rischiano di accentuarsi ulteriormente.
Si chiamano abbandono e dispersione scolastica, povertà educativa, strutture inadeguate e insicure.
La scuola ha bisogno più che mai di investimenti, risorse, assunzioni, e sopratutto della ripresa di un dibattito pubblico fatto di dialogo, ascolto e condivisione. Il più largo e il più aperto possibile, capace di coinvolgere corpi sociali, organizzazioni sindacali e studentesche, forze politiche.
Non c’è più tempo, la scuola è un bene comune, è di tutte e di tutti, ha bisogno di una nuova centralità. Per l’oggi, ma sopratutto per il futuro del Paese.
Altrimenti nessuna riapertura sarà possibile senza ledere in maniera decisiva il diritto allo studio di milioni di studentesse e studenti.