Coronavirus, decreto “cura Italia”. PAGINA AGGIORNATA: ATA, congedi famiglie, e-learning scuole e tablet studenti, salvaguardia supplenze

Approvato il Decreto che punta a misure in aiuto di aziende e famiglie per far fronte all’emergenza Coronavirus.
Si è appena conclusa la riunione del Consiglio dei Ministri con l’approvazione dell’atteso decreto legge “Cura Italia”, 25 miliardi di euro per famiglie e aziende. Interventi anche per il mondo della scuola
Congedi per le famiglie
Sarebbe stata confermata la presenza rispetto alla bozza dei congedi straordinari per le famiglie dei lavoratori. Secondo quanto ci viene riferito, sarebbe stato mantenuta la percentuale del 50% dello stipendio. In alternativa le famiglie potranno usufruire di un voucher babysitter.
85 milioni per il sostegno alla didattica a distanza.
Lo stanziamento sarà di circa 84 milioni di euro. La misura punterà anche a formare i docenti sulle metodologie e-learning, oltre a permettere l’assunzione di assistenti tecnici per l’anno scolastico in corso per infanzia, primaria e secondaria di I grado.
Stanziati 43,5 milioni per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici al momento del rientro
Il decreto stanzia una somma per l’acquisto di prodotti per l’igiene del personale e degli studenti, nonché per la pulizia delle scuole in vista della riapertura.
Salvaguardia delle supplenze brevi
Docenti già titolari di contratti di supplenza breve e saltuaria nei periodi di chiusura o di sospensione delle attività didattiche sarà garantita continuità Le scuole restano aperte solo per attività “indifferibili”
Sarà possibile limitare al massimo le aperture degli edifici. La presenza del personale ATA (Ausiliario, tecnico, amministrativo), sarà prevista solo nei casi di stretta necessità
Bozza
In attesa dei dettagli dei contenuti vi rimandiamo alla bozza pubblicata ieri dalla nostra redazione ricordandovi che il testo potrebbe aver subito modifiche
Commenti
“E’ solo il primo passo – aggiunge il viceministro dell’Economia Antonio Misiani (Pd) a Circo Massimo su Radio Capital – questo è il decreto di marzo, poi verrà quello di aprile. Sarà una manovra con un impatto doppio rispetto all’ultima legge di bilancio”.
La Lega ha criticato il decreto in una nota: “Il governo ha scelto la strada del solito provvedimento omnibus, di una manovra vecchia maniera. Un decreto confuso, forse per accontentare le molte anime della maggioranza. Riconosciamo all’esecutivo di aver ascoltato le nostre proposte, ma è poi mancata vera condivisione”