Coronavirus: congedo parentale forse fino a 15 giorni. Solo se non fai smart working. Esclusi docenti e segreterie

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Previsto un ritocco al rialzo per i congedi parentali concessi e presenti nel Decreto di imminente pubblicazione per quanti hanno figli a casa a seguito della chiusura delle scuole.

L’accordo sui giorni esatti non è ancora stato raggiunto, ma potrebbero salire da 12 a 15 i giorni concessi ad uno dei due coniugi lavoratori con figli fino a 12 anni che sono rimasti a casa a seguito della chiusura delle attività didattiche a scuola.

Una misura che rispetto ai giorni scorsi si colora di un’altra sfumatura che ne riduce la portata. Infatti, il congedo che non si sommerà a quello già spettante, sarà concesso a chi non è coperto da ammortizzatori sociali e non può svolgere il lavoro da casa (smart working).

La misura del sostegno potrebbe arrivare fino all’80% per i redditi bassi (30% per quelli alti).

Se il testo nel decreto non cambierà, parrebbe che il personale della scuola in grado di poter svolgere attività a distanza non sarà incluso nella possibilità di godere della misura.

I lavoratori non costretti a interrompere la loro attività potranno chiedere un voucher per pagare la babysitter: si parla di 600 euro che salirebbero a mille per gli operatori sanitari.

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