Coronavirus: colleghi insegnanti lasciate i divani e studiate l’utilizzo delle piattaforme, non ci sarà bisogno di recuperare a Pasqua. Lettera

inviata da Prof. Ssa Elisabetta Scala – Gentilissima redazione, vorrei sottolineare con forza che tanti docenti delle zone gialle gia dall’inizio dell’ emergenza sanitaria il 23 febbraio stanno insegnando con la didattica a distanza, per far si che i loro alunni possano continuare a costruire il loro sapere e per restare in perenne contatto con loro.
Io e tanti colleghi trascorriamo intere giornate a caricare sulle piattaforme didattiche in uso nelle nostre scuole compiti, mind maps, video.
Dalle 8 di mattina fino a tarda serata, eccedendo il nostro orario di lavoro, correggiamo i compiti che ci reinviano grazie alla piattaforma stessa, pur di non abbandonare ragazzi e percorsi didattici.
Trovo che i colleghi che auspicano prolungamento scuola estivo o rinuncia a parte dello stipendio da parte dei docenti, dovrebbero invece alzarsi dal divano e cercare finalmente di apprendere l’ uso delle tecnologie, per utilizzare le piattaforme che le loro scuole hanno gia in essere, ma a cui per pigrizia e per un atteggiamento di rifiuto non hanno mai dato importanza.
Data l’ emergenza la didattica a distanza è l’ unico strumento a disposizione.
Ricordate che in scuole virtuose viene già adottata da anni per includere alunni con problemi di salute, che non consentono loro di recarsi fisicamente a scuola.
Ne ho apprezzato l’ utilizzo in una scuola media bolognese, mentre svolgevo il mio periodo di tirocinio TFA nel 2015. Uscite dal torpore. Lasciate i divani e studiate l’ utilizzo delle piattaforme: i ragazzi ora vi seguiranno.
Non lo faranno di certo a Pasqua o a giugno, quando ci auguriamo l’ emergenza sarà terminata e vorranno godere di nuovo la convivialita, la condivisione con gli altri, all’ aperto. Grazie.