Coronavirus, Cisal Taranto: garantire salute e sicurezza a personale ATA
Comunicato Cisal Scuola Taranto – La scrivente organizzazione sindacale, alla luce del DPCM del 4 marzo 2020 e conseguente sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado a causa dell’emergenza sanitaria in corso, si rende necessario che il personale ATA sia precario che di ruolo,
presenti all’istituto scolastico di appartenenza, ove non
siano già state adottate le dovute misure, una richiesta di applicazione della normativa vigente in materia di obbligo di “Tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori” nonchè del cosiddetto “lavoro agile” per tutto il personale scolastico indistintamente (cioè la possibilità di svolgere le
proprie mansioni lontano dall’abituale luogo di lavoro, seguendo turni di lavoro ciclici).
Riferimenti normativi:
DPCM 25 febbraio 2020
DL n.6 del 23/02/2020
Delibera Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020
Artt. 18 e 23 della Legge n.81 del 22/05/2017
Preciso che i Dirigenti Scolastici hanno l’obbligo di adeguarsi al succitato DPCM 4 marzo 2020, ma potrebbero sollevare eccezioni alle richieste inviate dal personale ATA adducendo a specifiche esigenze di servizio necessarie alle funzioni scolastiche.
In previsione di tali eventuali eccezioni ritiene la sottoscritta di dover chiarire quanto segue:
1) con la sospensione delle attività didattiche tutte le mansioni assegnate al personale ATA risultano evidentemente ridotte (le aule non utilizzate non devono essere ripulite ogni giorno, in assenza degli studenti viene meno la necessità di sorveglianza negli spazi comuni, ecc.)
2) sebbene il succitato DPCM del 4 marzo preveda espressamente la sospensione delle attività didattiche e non la chiusura delle scuole, resta fermo il dovere del datore di lavoro di garantire la salute e la sicurezza dei dipendenti, sia pubblici che privati.
Sulla base di quanto scritto ritengo che i Dirigenti Scolastici dovrebbero accogliere le istanze inviate dal personale ATA con la richiesta di applicazione del suddetto “Lavoro agile”, a meno di citare valide motivazioni per il diniego.
Invito i D.S. a riflettere seriamente sulla gravità dell’emergenza sanitaria in corso nonchè sulle conseguenze che si verificherebbero in caso di contagio sul luogo di lavoro di un dipendente, sia in termini di tutela della salute di tutte le persone che vivono nella scuola che in termini di danni economici e morali causati al dipendente.
La CISAL Scuola ha approntato una istanza di richiesta di applicazione della normativa che il personale ATA può inviare alla scuola in cui presta servizio.
Loredana Ferrantino