Coronavirus, Anquap: scuola? Per tutelare serve chiusura
Anquap – Il Governo ha disposto la sospensione delle attività didattiche dal 5 al 15 marzo, ma sarebbe stato meglio provvedere alla chiusura delle scuole a salvaguardia della salute di tutto il personale.
“Se le scuole sono aperte il personale è tenuto alla prestazione lavorativa. Suggeriamo a quanti sono in condizioni di oggettiva difficoltà personale, logistica e familiare di chiedere lo svolgimento del lavoro agile”. Giorgio Germani, presidente dell’Anquap (Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche), è critico sulle misure urgenti contenute nel DPCM varato ieri per contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da COVID-19.
“In una situazione di emergenza inedita per vastità e complessità – spiega Germani – occorre fare ogni sforzo possibile per evitare confusione, disorientamento e decisioni che si rincorrono con un qualche eccesso di incoerenza. Le scuole hanno diligentemente attuato pulizie straordinarie e in alcuni casi anche di sanificazione e disinfezione. Ma la priorità in questo momento deve essere quella di garantire che la didattica prosegua in ogni modo possibile. Dirigenti scolastici, docenti ma anche il personale amministrativo devono dedicarsi, in primis, a organizzare e supportare la didattica a distanza. Occorre investire con urgenza, se non è già stato fatto prima, negli strumenti e nelle piattaforme idonee per l’innovazione didattica. È evidente che “il fai da te” non può funzionare e chi non è partito per tempo ora si troverà in difficoltà. Serve una strategia di tutta la scuola che deve organizzare piattaforme, formare il personale docente, sviluppare i contenuti e la loro fruizione attraverso credenziali uniche. Ma i segnali sono incoraggianti. I gruppi social dove già si discuteva di innovazione didattica hanno visto un’impennata di richieste di iscrizione”.
Lo sforzo straordinario da compiere per dare continuità didattica dovrà essere svolto concentrandosi unicamente sulle urgenze. “Come Anquap – conclude Giorgio Germani – chiediamo agli organi competenti di rimandare le scadenze amministrative più prossime per consentire alle scuole di dedicarsi a tempo pieno alla gestione dell’emergenza da Covid-19 e, soprattutto, all’organizzazione ed al supporto dell’innovazione didattica”.