Coronavirus. Anief: solidarietà a maestre di Invorio denunciate per consegna libri a genitori alunni
Comunicato Anief – Secondo quanto riportato dalla stampa locale, la denuncia è scattata a seguito di un assembramento di genitori, davanti l’ingresso dell’Istituto comprensivo del Vergante, chiamati a scuola dalle maestre per la consegna di materiale scolastico e libri di testo.
“Reputo gravi e infondate le accuse rivolte alle maestre che, nell’esercizio delle proprie funzioni e per fatti avvenuti all’esterno dell’edificio scolastico, debbano rispondere di comportamenti e violazione di norme non a loro imputabili”, commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “È evidente, in relazione ai fatti, come non può attribuirsi alla responsabilità delle maestre l’eventuale assembramento dei genitori all’esterno dei locali scolastici”, continua il leader dell’Anief.
Infatti, in tutte le scuole d’Italia, così come nell’Istituto comprensivo di Invorio, la normativa prevista dai vari DPCM relativi al Covid-19 e le norme di sicurezza, che impongono di limitare l’accesso dell’utenza agli uffici amministrativi tramite scaglionamenti e il rispetto da parte dell’utenza delle previste regole precauzionali, tra cui il distanziamento, sono costantemente rispettate.
“Per di più, le maestre non potranno essere ritenute responsabili di fatti e circostanze che si verificano all’esterno dei locali scolastici”, aggiunge ancora Marcello Pacifico; infatti, “sarebbe come denunciare i dipendenti del supermercato o della farmacia per gli assembramenti creatisi in questi giorni all’ingresso di questi esercizi commerciali”.
Per il sindacato si tratta di un’accusa infondata: piena solidarietà quindi, da parte del presidente nazionale Anief Marcello Pacifico, alle maestre indagate, al dirigente scolastico e a tutta la comunità scolastica dell’Istituto comprensivo del Vergante. In questo particolare e triste momento “Insieme ce la faremo”, #TuttoAndràBene.