Coronavirus, 43,5 mln per pulizia scuole: modalità acquisto prodotti e deroghe
Coronavirus, stanziamento 43,5 mln per pulizia scuole: cos’è possibile acquistare e secondo quali modalità.
Normativa e indicazioni ministeriali
Lo stanziamento di 43,5 milioni di euro è stato disposto con il decreto n. 18 del 17 marzo 2020, il cosiddetto decreto cura Italia, in attuazione del quale è stato pubblicato il DM n. 187 del 26 marzo 2020.
Il Ministero per fornire indicazioni alle scuole ha pubblicato la nota n. 562 del 28 marzo 2020.
Criteri ripartizione fondi
I 43,5 milioni di euro sono finalizzati alla pulizia straordinaria degli ambienti scolastici, al fine di fronteggiare e limitare la diffusione del CODIV-19.
I fondi sono destinati anche alle scuole paritarie
I criteri di ripartizione delle risorse tengono conto della tipologia di scuola, del numero di alunni e della consistenza numerica del personale scolastico in organico di fatto di ciascuna, secondo i parametri unitari (in euro) riportati nelle Tabelle 1 e 2 – Quadro A, B, C e D – allegate a succitato DM. Abbiamo parlato dettagliamene di tali criteri in Coronavirus: 43,5 milioni per pulizia straordinaria, dispositivi di protezione e igiene personale nelle scuole. Il Decreto con i criteri
Ad ogni scuola, comunque, è assicurato un finanziamento minino di 500 euro.
Destinazione fondi
Le risorse stanziate, nello specifico, sono destinate all’acquisto di:
- beni per garantire idonee condizioni igienico-sanitarie dei locali;
- dispositivi di protezione e igiene personale per l’intera comunità scolastica.
Nella nota si evidenzia che le risorse sono vincolate alle finalità succitate.
Le scuole, nell’ambito delle indicate finalità, individuano gli interventi da attivare e i prodotti da acquistare, in base alle specifiche esigenze di ciascuna e alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute con la circolare prot. n. 5443 del 22 febbraio 2020.
Come procedere agli acquisiti
Per gli affidamenti di valore inferiore a € 40.000,00 (IVA esclusa), leggiamo nella nota ministeriale, le scuole possono procedere agli acquisti tramite affidamento diretto, anche senza previa consultazione di due o più operatori economici, ai sensi dell’articolo 36, comma 2, lett. a), del D.Lgs. n. 50/2016.
Considerata la situazione di emergenza e le difficoltà a riunire gli organi collegiali (ricordiamo che la nota dell’8 marzo 2020 ha sospeso le riunioni degli OO.CC. in presenza sino al 3 aprile), inoltre, il Ministero indica che il dirigente scolastico, ove sia necessario, può procedere ad effettuare acquisti sino alla soglia di 40.000 euro anche in deroga ad eventuali soglie più basse (comprese tra 10.000 e 40.000 euro) fissate dal Consiglio di Istituto, secondo quanto previsto dall’art. 45, comma 2, lettera a), del D.I. n. 129/2018. In tali casi il dirigente informerà il Consiglio medesimo sull’attività negoziale svolta, per la conseguente delibera di ratifica.
Le scuole, infine, potranno procedere mediante RDO o effettuare “ordini diretti” tramite il Me.PA., ove risultino disponibili beni idonei a soddisfare i fabbisogni delle stesse. In particolare, potrebbero, ad esempio, risultare di interesse le seguenti categorie merceologiche:
- forniture specifiche per la Sanità, al cui interno sono citati i prodotti per l’igiene personale;
- prodotti Monouso, per le Pulizie e per la Raccolta Rifiuti, al cui interno sono citati i prodotti disinfettanti e sanificanti.