Convocazioni per Supplenze 2022/23: se un insegnante deve completare può accettare solo alcune ore?

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Proseguono le convocazioni da graduatorie di istituto per l’anno scolastico 2022/23: più o meno brevi, le segreterie scolastiche devono seguire l’ter indicato dall’OM n. 112 del 6 maggio 2022 per la corretta attribuzione degli incarichi. Ma rimangono, ancora dopo anni, problemi irrisolti. Quello di permettere il completamento orario ai docenti già in servizio su spezzone e la possibilità di spezzare una cattedra intera. Quando sì e quando no.

Supplenze e completamento orario

  1. Due aspetti della stessa questione. Riceviamo questa mail. Qualche giorno fa, ho ricevuto una convocazione per una supplenza breve da un istituto superiore dal 2/11 al 19/11 di 18 ore.
    Ho dato la mia disponibilità. Sabato 29/10 vengo contattata dalla segreteria che mi dice che spetta a me la supplenza ma che c’è una collega più in alto di me in graduatoria alla quale andrebbero 7 delle mie 18 ore che lavora in altra scuola. Mi dice che però bisognerà vedere se riesce ad incastrarle altrimenti “dovrò” prendere io le 18 ore intere. Mi chiedo: è possibile questa cosa
  2. Chiedo gentilmente se a due docenti spetta il completamento per una cattedra di 18 ore. Spezzando un posto intero. La docente titolare, AB25 posto 18 ore, si assenta per due mesi, viene fatta una convocazione da graduatoria d istituto. Danno la disponibilità per la supplenza due docenti ma entrambe hanno in essere un contratto, uno spezzone fino al 30/06. Il dirigente è obbligato a spezzare il posto intero indicato nella convocazione per dare il completamento al supplente? Grazie

Le regole sul  completamento orario

L’articolo 13, comma 20, dell’OM n.112/2022, così dispone:

L’aspirante cui è conferita, in caso di assenza di posti interi, una supplenza a orario non intero, anche nei casi di attribuzione di supplenze con orario ridotto in conseguenza della costituzione di posti di lavoro a tempo parziale per il personale di ruolo, conserva titolo, in relazione alle utili posizioni occupate nelle varie graduatorie di supplenza, a conseguire il completamento d’orario, esclusivamente nell’ambito di una sola provincia, fino al raggiungimento dell’orario obbligatorio di insegnamento previsto per il corrispondente personale di ruolo.

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Quali sono le difficoltà per il completamento orario

  1. Le scuole non vogliono modificare gli orari

In questo modo si trasforma l’espressione “conserva titolo” in una opzione a scelta del Dirigente Scolastico e non in un diritto del docente. Ricordiamo infatti che per motivi organizzativi l’orario degli insegnanti va considerato come variabile nel corso dell’anno scolastico.

Certamente vale anche il contrario: l’inserimento di un docente supplente in organico solo per un periodo limitato di tempo potrebbe non giustificare una rivoluzione nell’orario.

Quindi a nostro parere il problema va affrontato caso per caso e giustificato, anche per iscritto, nel momento in cui si giunga ad una soluzione negativa. Conta infatti il periodo temporale della supplenza, il numero di insegnanti coinvolti, se gli stessi non hanno esigenze di servizio (contratto su più scuole, spostamenti in diversi plessi)  o personali (es. gestione familiare relativa a figli piccoli o genitori anziani) che ha portato a trovare un equilibrio sostanziale nello svolgimento del servizio.

Quindi a nostro parere la richiesta di completamento orario va intesa come diritto del supplente e la scuola deve mettere in atto tutti gli accorgimenti organizzativi per permettere tale circostanza. Il mancato raggiungimento dell’obiettivo deve essere condizione oggettiva, non escluso a priori.

  1. Le scuole affermano “o prendi tutte le ore, o non assegniamo la supplenza” 

Questo a nostro parere può essere detto solo qualora l’aspirante supplente risulti totalmente inoccupato e quindi non ha motivo per chiedere lo spezzettamento della cattedra, se non ragioni personali non contemplati nei regolamenti delle supplenze.

Ma se la circostanza è il completamento orario e si ha la possibilità di incastrare tutti i tasselli, perchè penalizzare un docente per l’assegnazione di uno spezzone?

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