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Contributi precoci e pensionamento prima possibile: chiarimenti

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Quali sono le possibilità di pensionamento quando si ha lavoro precoce?

Soprattutto quando un lavoratore ha problemi di salute il pensionamento anticipato diventa una necessità. Scopriamo le possibilità di un nostro lettore che ci scrive:

Buongiorno
Sono nato nel 1970,
ho iniziato a lavorare nel 1987, durante i periodi estivi cioè di vacanza dalla scuola.
Dai dati INPS risultano 17 settimane nel 1987, 14 settimane nel 1988, e 14 settimane nel 1989.
Questo magari può essere utile come lavoratore precoce.

Dal 1990 ho iniziato il lavoro in modo continuativo.
Attualmente, sempre dati INPS,ho a mio vantaggio 1706 settimane lavorative.

Purtroppo a settembre 2010 mi è stata riconosciuta un’invalidità del 85%.

Vorrei capire per favore, considerato che ci sono tante normative al riguardo, quando potrei andare in pensione.

Ringrazio molto per la vostra disponibilità e porgo i miei migliori saluti.

Pensione quanto prima

Partiamo dall’utilità dei contributi versati prima dei 19 anni. Questi permettono di accedere alla quota 41 riservata ai lavoratori precoci. Ma solo se sono in numero pari o superiore a 12 mesi versati prima del compimento dei 19 anni. Nel suo caso sono soltanto 45 settimane e per rientrare nella quota 41 ne servirebbero almeno 52.

Ha attualmente circa 32 anni e mezzo di contributi a fronte di un età di 52 anni. Nessuna misura le permette il pensionamento fin da subito. Ma posso elencarle i modi più veloci per accedere alla pensione. Raggiungere i 42 anni e 10 mesi di contributi (fra circa 10 anni ma) le consentirebbe di accedere alla pensione anticipata ordinaria.

Potendo contare anche sulla maggiorazione contributiva per gli invalidi, al momento del pensionamento si vedrebbe riconosciuti altri 2 mesi di contributi lavorativi per ogni anno lavorato con i requisiti sanitari richiesti (invalidità superiore al 74%). Questo le consentirebbe di raggiungere la pensione anticipata con un certo anticipo (ad oggi con 12 anni di lavoro con invalidità avrebbe maturato 24 mesi di contributi figurativi).

L’alternativa, se lavora nel settore privato, è quella di richiedere la pensione di vecchiaia anticipata per lavoratori invalidi al compimento dei 61 anni, ma richiedendo la misura una finestra di 12 mesi per la decorrenza del trattamento andrebbe a percepirla a 62 anni circa, ma le conviene come tempistiche, la pensione anticipata ordinaria.

In ogni caso, se non dovesse averlo richiesto, potrebbe provare a chiedere l’assegno ordinario di invalidità. In questo caso potrebbe sia decidere di smettere di lavorare percependolo fino alla pensione di vecchiaia o, anche, continuare a lavorare sommando lo stipendio all’assegno.

 

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