Contributi da disoccupazione per dipendente pubblico senza contributi INPS: ecco come si procede

Come valorizzare i contributi figurativi Naspi per il dipendente pubblico che non ha contributi versati nell’AGO.
I lavoratori dipendenti con contributi figurativi da disoccupazione non possono procedere alla ricongiunzione della contribuzione derivante dalla Naspi con quella versata nell’EX INPDAP se non hanno almeno un contributo versato nel fondo previdenziale dei lavoratori dipendenti INPS, quello dedicato ai lavoratori del settore privato.
Rispondiamo alla domanda di un nostro lettore che chiede:
Buongiorno, ho 38 anni ed 11 mesi di anzianità inpdap compresi i 15 mesi di servizio militare.
Buongiorno, ho 38 anni ed 11 mesi di anzianità inpdap compresi i 15 mesi di servizio militare. Da novembre scorso sono in naspi e il prossimo 14 novembre compio 62 anni e presenterò domanda per pensione quota 100.
Ho chiamato l’INPS per avere dei chiarimenti a riguardo e mi è stato risposto che la naspi nel mio caso nn si può calcolare in quanto io ero un dipendente pubblico e non ho altri contributi privatistici.
Dorei prendere una pensione differita…
Mi potreste chiarire la questione?
Ringraziandola anticipatamente
Cordiali saluti
Pensione e contributi NASPI dipendente pubblico
In assenza di contribuzione nel FPLD i contributi della Naspi non possono essere ricongiunti gratuitamente a quelli versati nella cosiddetta Cassa Stato (ex Inpdap). E proprio per questo motivo, molto spesso, i lavoratori del settore pubblico si trovano in difficoltà nel valorizzare ai fini previdenziali questi contributi figurativi.
Le soluzioni al riguardo possono essere due: richiedere una pensione in cumulo che sarà liquidata pro quota dalle due gestioni coinvolte. Ma soprattutto per i dipendente del pubblico impiego la pensione in cumulo presenta un grosso svantaggio: il TFS spettante sarà liquidato solo 15 mesi dopo il compimento dei 67 anni necessari per accedere alla pensione di vecchiaia.
Questa scelta, inoltre, presuppone che i contributi restino distintamente versati nelle due gestione con risvolti che in alcuni casi potrebbero riguardare anche l’importo della pensione spettante.
L’altra soluzione è quella che le hanno proposto: attendere per avere diritto ad una pensione supplementare; in questo modo i contributi figurativi daranno luogo ad una pensione che va ad aggiungersi a quella già liquidata. Potrebbe, quindi, pensionarsi con quota 100 con i contributi ex Inpdap e chiedere, poi, l’erogazione di una pensione supplementare con i contributi versati nell’AGO (quelli figurativi). Ma per avere questa pensione aggiuntiva dovrà attendere di compiere i 67 anni.
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