Contratto scuola, Barbacci (Cisl Scuola): “Risorse insufficienti, servono interventi mirati per Istruzione e Ricerca”

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A margine del secondo incontro all’Aran, Ivana Barbacci, segretario generale della Cisl Scuola, ha espresso forti perplessità sulle risorse destinate al rinnovo del contratto 2022-2024.

Sebbene il processo negoziale sia finalmente partito, gli aumenti previsti – circa 140 euro lordi mensili (6% in media) – sono giudicati inadeguati rispetto alle esigenze del comparto. “Siamo consapevoli dei vincoli di bilancio, ma ci aspettavamo uno sforzo maggiore”, ha dichiarato ai microfoni di Orizzonte Scuola.

La scuola chiede un trattamento differenziato

Barbacci ha sottolineato che le risorse attuali, già definite dalle leggi di bilancio, sono le stesse destinate a tutta la pubblica amministrazione, ma la scuola necessita di interventi specifici. “Non possiamo accettare una logica di ripartizione indistinta – ha spiegato – servono fondi dedicati per istruzione, università e ricerca”. La Cisl Scuola chiede un’iniziativa politica per ottenere stanziamenti aggiuntivi, puntando a un contratto organico che affronti sia gli aspetti economici che quelli normativi.

Corsa contro il tempo per chiudere il rinnovo

Con il contratto già scaduto, la priorità è concludere rapidamente la trattativa, ma senza trascurare la qualità dell’accordo. “Dobbiamo lavorare in parallelo per il 2022-2024 e preparare il 2025-2027”, ha aggiunto Barbacci. La Cisl porterà la battaglia anche al Ministero dell’Economia, chiedendo misure strutturali per valorizzare il personale scolastico. “La scuola merita risposte concrete, non promesse”, ha concluso, ribadendo l’urgenza di un patto chiaro per il futuro.

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