Contratto: meno di 10 euro lordi non sono sufficienti per adeguamento stipendi e recupero indennità di vacanza contrattuale
Basta con la politica del rinvio e degli oboli: è il monito del sindacato Anief sulla riduzione dei comparti della Pubblica Amministrazione, ma che senza un adeguato rinnovo del contratto per il settore istruzione potrebbe risultare inutile.
Basta con la politica del rinvio e degli oboli: è il monito del sindacato Anief sulla riduzione dei comparti della Pubblica Amministrazione, ma che senza un adeguato rinnovo del contratto per il settore istruzione potrebbe risultare inutile.
I nuovi quattro macro-comparti della Pubblica Amministrazione dovrebbero essere: la scuola, la sanità, gli enti locali e le amministrazioni centrali. L'accordo è reputato dall'amministrazione indispensabile per giungere ai rinnovi contrattuali attesi da sei anni. E qui sta il punto.
“A tutt'oggi – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal – mancano i soldi necessari ad un adeguamento almeno sufficiente degli stipendi e per il recupero dell'indennità di vacanza contrattuale. Il Parlamento, attraverso la Legge di Stabilità 2016 in via di approvazione finale, ha previsto meno di 10 euro lordi a dipendente pubblico.
È una vera elemosina, se solo si pensa che servono almeno 110 euro per il recupero dell'indennità di vacanza contrattuale e altrettanti di vero e proprio aumento in busta paga. È una quota imprescindibile, che rivendichiamo da tempo , in mancanza della quale non ci sono possibilità di dialogo”.