Contratti supplenti Covid, non vanno revocati nelle regioni dichiarate rosse

comunicato Segreteria FederATA – Constatiamo con amarezza che, purtroppo, sembra si sia tornati drammaticamente indietro nel tempo. La pandemia sta di nuovo galoppando con numerosi contagi anche fra i colleghi, ai quali FederAta è vicina come sempre, e si rivedono anche certe disposizioni cervellotiche e fuori da ogni normativa vigente;
infatti molti dirigenti scolastici di scuole ubicate in zone rosse, dove l’attività didattica si svolge solo tramite DAD, (a parte le dovute eccezioni per le attività laboratoriali e per gli studenti con disabilità o altri bisogni educativi speciali) hanno revocato i contratti COVID ai collaboratori scolastici e ad altro personale ata impossibilitato a svolgere attività a distanza.
La scrivente organizzazione sindacale informa tutti i D.S. delle scuole pubbliche che i contratti Covid ATA sono stati aggiornati in data 05/11/2020, la nota 1990 ministeriale recitava:
“I contratti già sottoscritti ai sensi dell’articolo 231-bis del decreto-legge n. 34 del 2020 non devono essere risolti”.
Ricordiamo pertanto a tutti i dirigenti scolastici che la disposizione di legge che prevedeva che «In caso di sospensione dell’attività in presenza, i relativi contratti di lavoro si intendono risolti per giusta causa, senza diritto ad alcun indennizzo» è stata abrogata e sostituita dalla seguente: «In caso di sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica, il personale [in questione] assicura le prestazioni con le modalità del lavoro agile.»
Indicazioni chiare ed incontestabili in alcun modo dal punto di visto amministrativo, norma che ha valenza anche in condizioni massime restrittive, ( Lockdown totale o Regione posta in colorazione rossa).
La stessa nota ministeriale chiarisce inoltre che:
“Si rende noto che su richiesta della Direzione generale per il personale scolastico sono stati aggiornati i testi dei contratti di tipo N01, N15, N19 quando stipulati per art. 231 bis Dl 34//2020 per il personale ATA, eliminando in tutti i casi la clausola risolutiva”.
E’ del tutto evidente quindi, che già da Novembre il ministero bloccò i licenziamenti che i dirigenti scolastici stavano effettuando già ai tempi nello scorso Lockdown.
Nulla è mutato in questo senso, dall’entrata in vigore di queste disposizioni.