Contratti ATA Covid, alcune nomine abbreviate al 22 dicembre. Fondi terminati

Contratti supplenze Covid: una vera e propria odissea. Non solo l’incertezza per una proroga che non è ancora arrivata, ma anche in qualche caso l’abbreviazione all’ultimo giorno utile prima dello stop per le festività natalizie con la motivazione “FONDI TERMINATI”.
Riceviamo da parte dei nostri lettori alcune email di protesta per quanto sta accadendo per i contratti di supplenza stipulati con fondi per l’emergenza Covid.
Salve, sono una collaboratrice scolastica covid con presa di servizio il giorno 11/10 con scadenza al 30/11 anziché al 30/12 come per legge dovrebbe essere. Il mio istituto mi ha già comunicato che molto probabilmente la proroga del contratto per il mese di dicembre non ci sarà perché hanno terminato i fondi, che hanno usato per i docenti. La mia domanda è: “È regolare effettuare un contratto covid con scadenza diversa da quella prevista?”.
E ancora
avrei bisogno del vostro aiuto. Ho firmato un contratto covid docente 18 ore il 5 Novembre. Nella convocazione e nel contratto viene riportato come giorno ultimo il 31 dicembre. Adesso la segreteria, a causa di mancanza di fondi della scuola, mi ha detto che sarà modificato con il termine del 22 Dicembre
E’ possibile stipulare contratti per supplenza Covid con scadenza anteriore al 30 dicembre 2021, es. 23 dicembre?
L’art. 58, comma 4-ter, del D.L. 73/2021, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, ha previsto la possibilità di attivare ulteriori incarichitemporanei di personale docente e ATA per l’avvio dell’anno scolastico 2021/2022.
In attuazione di tale disposizione normativa, il D.I. 274/2021 e l’Ordinanza n.270/2021 hanno autorizzato i dirigenti preposti agli uffici scolastici regionali ad attivare gli incarichi temporanei di cui sopra per il periodo settembre-dicembre 2021, mentre il decreto interministeriale MI-MEF 274 del 02/09/2021 ha ripartito tra gli UU.SS.RR. le risorse destinate a tali finalità.
Il periodo da coprire con le supplenze cosiddette Covid è individuato nella legge
“a) ad attivare ulteriori incarichi temporanei di personale docente con contratto a tempo determinato, dalla data di presa di servizio fino al 30 dicembre 2021, finalizzati al recupero degli apprendimenti, da impiegare in base alle esigenze delle istituzioni scolastiche nell’ambito della loro autonomia. In caso di sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica, il personale
di cui al periodo precedente assicura lo svolgimento delle prestazioni con le modalità del lavoro agile”
A variare potrà essere la presa di servizio, l’inizio del contratto perché le scuole convocano non appena ricevuta l’autorizzazione e questa data può variare a livello locale.
Ma la data finale del contratto è espressa nella legge: 30 dicembre 2021, non “fino a max il 30 dicembre 2021”.
A cosa serve il budget assegnato
Sulla base di questo periodo temporale, individuate le esigenze, ad ogni ufficio scolastico sono state assegnate delle risorse per la stipula di n. x contratti per docenti e personale ATA.
Il budget serve ad attivare
- ulteriori incarichi di personale docente con contratto a tempo determinato, dalla data della presa di servizio al 30 dicembre 2021, finalizzati al recupero degli apprendimenti, da impiegare in base alle esigenze delle istituzioni scolastiche nell’ambito della loro autonomia;
- ulteriori incarichi di personale ATA con contratto a tempo determinato, dalla data della presa di servizio fino al 30 dicembre 2021, per finalità connesse all’emergenza epidemiologica.
La fruizione delle ferie
Alcuni uffici Scolastici hanno inoltre fornito una importante precisazione “Nel budget autorizzato non vi è compreso il pagamento di eventuali ferie maturate da parte del personale docente ed ATA e non fruite. Pertanto, si raccomanda i Dirigenti Scolastici di consentire la fruizione delle ferie maturate entro il termine del 30 dicembre.”
Fondi terminati
Nonostante la normativa, nonostante il sicuramente certosino lavoro degli uffici Scolastici, ci sono realtà in cui le cose non stanno andando per il verso giusto. E se da una parte permane l’incertezza per la proroga fino al termine delle lezioni, dall’altra bisogna fare i conti anche con questa difficoltà.
Perché i fondi sono terminati? D0v’è l’inghippo? E’ possibile modificare unilateralmente il contratto già stipulato con questa motivazione?
Ci auguriamo che tali situazioni siano isolate e che in ogni caso arrivino delle risposte concrete.