Contrasto alla violenza nelle scuole: dalla riforma sul voto in condotta, all’inasprimento delle pene, fino all’Osservatorio sulla sicurezza scolastica
Tra le novità in previsione per il nuovo anno scolastico 2024/2025 c’è la riforma sul voto in condotta e le sospensioni scolastiche, attualmente fermo alla Camera, ma già approvato dalla Commissione Cultura e dal Senato in questi mesi. Il Ministro Valditara ha evidenziato l’urgenza della sua entrata in vigore per il prossimo anno scolastico, sollecitato dai numerosi episodi di bullismo e teppismo in diverse parti d’Italia che hanno visto coinvolte diverse giovani vittime.
Cosa prevede la riforma?
DISEGNO DI LEGGE
LINEE GUIDA
RELAZIONE TECNICA
Modifiche al voto in condotta e alle sospensioni
Il disegno di legge propone un’importante modifica nella valutazione del voto in condotta, che acquisterà un maggiore rilievo e verrà valutato sull’intero anno scolastico.
In caso di comportamenti violenti o aggressivi, se il voto in condotta scende a 5, gli studenti rischieranno la bocciatura. Nelle scuole superiori, un voto in condotta di 6 potrebbe comportare un debito scolastico in educazione civica.
Per quanto riguarda le sospensioni, il sistema sarà rivisto: per sospensioni fino a 2 giorni sono previste attività di riflessione, mentre per quelle più lunghe si dovranno svolgere attività di cittadinanza solidale.
L’Osservatorio nazionale sulla sicurezza scolastica
Viene anche istituito un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, con l’obiettivo di monitorare le aggressioni e promuovere percorsi formativi di sensibilizzazione.
Questo organismo previsto con la riforma sul voto in condotta avrà il compito di monitorare le aggressioni contro il personale, raccogliere dati, analizzare criticità e promuovere iniziative volte alla sensibilizzazione e alla formazione.
Un segnale dal Ministero dell’Istruzione e del Merito
La creazione dell’Osservatorio rappresenta un segnale di impegno da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che dimostra la volontà di affrontare un tema spesso trascurato. Le aggressioni, sia fisiche che verbali, ai danni dei docenti non sono episodi isolati e influenzano negativamente il clima scolastico e la serenità del personale.
Compiti e funzioni dell’Osservatorio
Il Ministro Valditara intende che l’Osservatorio svolga un ruolo di coordinamento a livello nazionale, mettendo in rete scuole, istituzioni e forze dell’ordine per contrastare la violenza nelle scuole. Tra i principali compiti dell’Osservatorio ci saranno:
- analisi delle cause e dei fattori di rischio: identificare le situazioni che possono favorire episodi di violenza e sviluppare strategie preventive;
- promozione di percorsi formativi: fornire al personale scolastico strumenti utili per gestire situazioni critiche e prevenire l’escalation della violenza;
- sensibilizzazione della comunità scolastica diffondere una cultura del rispetto e della legalità coinvolgendo studenti, famiglie e personale scolastico in azioni comuni contro la violenza.
La legge contro la violenza sul personale scolastico
LA LEGGE IN GAZZETTA
Il 30 marzo 2024 è entrata in vigore una nuova legge contro la violenza sugli insegnanti e sul personale scolastico, promossa dal deputato della Lega Rossano Sasso. Una normativa che introduce pene più severe per chi aggredisce i docenti, che prevede diverse misure per prevenire e combattere il fenomeno, migliorando la sicurezza nelle scuole.
Pene previste dalla legge
La legge stabilisce un inasprimento delle sanzioni per chi commette atti di violenza o oltraggio nei confronti del personale scolastico. In particolare, l’aggressione a un docente sarà punita con la reclusione da 7 anni e mezzo a 12 anni, rispetto agli attuali 5 anni. L’oltraggio a un insegnante comporterà una pena detentiva da 4 anni e mezzo a 6 anni, invece dei precedenti 3 anni.
Misure di prevenzione
Tra le misure preventive, la legge prevede l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del comparto scolastico (previsto già nel ddl sul voto in condotta) incaricato di monitorare il fenomeno della violenza nelle scuole e raccogliere segnalazioni. Saranno avviati percorsi formativi di sensibilizzazione per studenti, docenti e personale scolastico. La legge istituisce anche una Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza negli istituti scolastici, fissata per il 15 dicembre.
Struttura della legge
La legge è suddivisa in sette articoli, ciascuno dei quali introduce modifiche o aggiunte al quadro normativo esistente. Tra queste, l’istituzione dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, l’impegno del Ministero dell’istruzione a promuovere iniziative di sensibilizzazione, e l’introduzione di aggravanti per i reati contro il personale scolastico. L’ultima disposizione riguarda la clausola di invarianza finanziaria.
Articolo 1
Istituisce l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, con compiti di monitoraggio, analisi e promozione di iniziative per la prevenzione della violenza a scuola.
Articolo 2
Impegna il Ministero dell’istruzione e del merito a promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione sull’importanza del rispetto del lavoro del personale scolastico.
Articolo 3
Istituisce la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico.
Articolo 4
Introduce un’aggravante comune per i reati commessi in danno del personale scolastico.
Articolo 5
Modifica l’art. 336 c.p. (Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale) introducendo una circostanza aggravante per i fatti commessi dal genitore esercente la responsabilità genitoriale o dal tutore dell’alunno nei confronti del personale scolastico.
Articolo 6
Modifica l’art. 341-bis c.p. (Oltraggio a pubblico ufficiale) introducendo una circostanza aggravante per i fatti commessi nei confronti del personale scolastico.
Articolo 7
Clausola di invarianza finanziaria.