“Continuità didattica su sostegno soltanto agli specializzati. 30 CFU formativi non bastano”. La denuncia di FIRST

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Il Decreto Sport & Scuola (DL 71/2024), in attesa di conversione in Legge, che introduce delle novità sulla formazione per l’insegnamento di sostegno, tra cui l’istituzione di percorsi formativi alternativi al Tfa per ottenere la specializzazione, prevede all’articolo 8 delle misure finalizzate a garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno.

Dall’esame del testo presentato in Commissione Cultura alla Camera, l’articolo non ha subito modifiche. Il comma 3 bis, lettere a) e b), rimane invariato, permettendo che il principio della continuità didattica si applichi sia ai docenti non specializzati che hanno coperto per tre anni posti di sostegno, sia a quelli che ricopriranno tali posti per la prima volta senza alcuna specializzazione o formazione.

Questo ha destato una forte preoccupazione e contrarietà da parte della FIRST (Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela), che chiede con urgenza al Ministero: “Un tavolo tecnico di lavoro che miri a formulare proposte e soluzioni per una programmazione strutturale che abbia per oggetto le dinamiche del sostegno, che atteso i dati appaiono fuori controllo ormai da diversi anni.”

“I dati allegati alla relazione tecnica – dicono dalla Federazione – sono ‘drammatici’, si attesta, nero su bianco, che ad oggi ben 85 mila docenti che coprono cattedre sul sostegno non sono specializzati, di conseguenza ben 136 mila alunni, su 338 mila complessivi, risultano privi di docenti specializzati. Si tratta di numeri imponenti che denotano una criticità strutturale che comprova l’urgente necessità di soluzioni che non possono che essere durature, che importano una radicale inversione di rotta. Occorrono soluzioni effettivamente adeguate ai bisogni degli alunni con disabilità, la soluzione definitiva non può essere il rimedio di una formazione di appena 30 ore di CFU, tutta, peraltro, da iniziare, da verificare nei contenuti e nelle tempistiche, sicchè si può ben dire che il prossino anno scolastico la situazione di circa 136 mila alunni non muterà per nulla.”

La Federazione ribadisce che: “La scuola dell’inclusione sia posta al centro di ogni questione politica, ricordando che la scuola italiana o è inclusiva, oppure semplicemente non è.” Per questo chiede con urgenza l’istituzione di un tavolo tecnico di lavoro, e al tempo stesso, che sia ricostituito l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica.”

Percorsi straordinari da 30 CFU per docenti con tre anni di servizio sostegno specifico: in attesa della conversione in legge del decreto e dei provvedimenti attuativi. Il punto

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