Contagi scuola, il biologo Bucci: 30% studenti positivi? Stesso valore nel resto della popolazione. La scuola non è motore dell’infezione

In Piemonte fanno discutere gli oltre 5000 contagi registrati fra gli studenti. Forza Italia chiede di chiudere le scuole. Sull’argomento interviene in diretta su Orizzonte Scuola Enrico Bucci, biologo dell’Università di Philadelphia.
“Se le scuole fossero luogo di contagio dovremmo osservare nella fascia di età scolare una curva epidemiologica diversa rospetto alle altre“, spiega Bucci. Il biologo fa poi riferimento al caso dei positivi nelle scuole del Piemonte, dove su 27.440 studenti sottoposti a tampone, 5.625 sono risultati contagiati e su 10.370 tamponi effettuati sul personale scolastico, 3.364 sono risultati positivi. Uno studente su tre, ovvero il 30% è risultato infetto.
“Se andiamo a vedere la stessa identica cosa nella popolazione – sottolinea Bucci – si può notare che il valore è lo stesso dell’intera popolazione, esattamente il 30%, non c’è alcuna differenza”. “Questo dato è quello che continuiamo a vedere nei nostri studi. Dentro la scuola si vede un estratto di quello succede nel resto della società. Non è una cosa inattesa: se uno sta 4, 5 o 6 ore nella scuola e tutto il resto del tempo fuori dalla scuola si vedono gli effetti di ciò che accade nei 3/4 del tempo fuori dalla scuola“.
Secondo Bucci dunque “non è vero che le scuole sono più protette e non è vero che le scuole sono il motore dell’infezione. Aggiungo che da quando sono state aperte le scuole a quando sono state chiuse le curve epidemiologiche non sono cambiate“.
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