Considerazioni sull’inclusione nella scuola italiana: modelli questionari per docenti e genitori Infanzia, Primaria e Media

La scuola italiana possiamo dire, con tranquillità e certi di non essere smentiti, che nell’insieme è una realtà profondamente e unicamente inclusiva. Realtà sociale e territoriale della quale tutte le forme di sostegno sono coordinate tra di loro con grande attenzione e responsabilità. Questo emerge dai dati dei numerosi piani di miglioramento visionabili sui diversi siti istituzionali delle scuole.
Fare alcune riflessioni
Alcuni dati ci inducono però ad alcune riflessioni:
- Il sentirsi «comunità» decresce nei vari ordini di scuola;
- La motivazione alla partecipazione scolastica da parte egli studenti diminuisce toccando un picco minimo nelle classi terminali (ad esempio, alla fine del primo e alla fine del secondo ciclo);
- Le aspettative riposte nei confronti dell’Istituzione scolastica da parte dei genitori vengono in parte trascurate alla fine dell’iter scolastico;
- Numerosi docenti non attribuiscono alla formazione un ruolo importante per affrontare le diversità degli studenti.
Rafforzare l’identità inclusiva della Scuola
Sarebbe necessario rafforzare l’identità inclusiva della Scuola in quanto come afferma Bruner «L’apprendimento è come un attaccapanni: se non si trova il gancio a cui appendere il cappotto, questo cade a terra». Questo attaccapanni e lo strumento che serve. Ma per funzionare dobbiamo, necessariamente, affrontare, in sinergia con gli Enti del territorio e le famiglie, in modo trasversale e pluridisciplinare, alcune tematiche come:
- Educazione ambientale per rafforzare il senso di appartenenza al territorio e alla comunità;
- Educazione alla salute e all’ affettività intesa come «star bene a scuola», per prevenire ogni forma di discriminazione, anche di genere e di rispetto del «diverso»;
- Educazione alla cittadinanza, alla pace e alla convivenza civile per prevenire forme di isolamento e bullismo;
- Educazione a un corretto uso delle nuove tecnologie.
Morin: “nell’incertezza della vita, voi docenti avete una missione da affrontare”
Afferma Edgar Morin che «nell’incertezza della vita, voi docenti avete una missione da affrontare: aiutare gli allievi a imparare a vivere. La conoscenza fine a sé, infatti, non serve, deve invece servire per vivere».
Cominciare, autovalutazione, progettare priorità e strategie, realizzare priorità, revisione del processo
Le fasi del processo di autovalutazione e automiglioramento, proposti dalla Libera Università di Bolzano, prevedono le seguenti 5 fasi:
Fase 1: cominciare
Decidere di cominciare Importante condividere:
- idea di inclusione
- indicazioni pratiche sul lavoro passaggio formale nel Collegio Docenti si rivela come fondamentale.
Fase 2: autovalutazione
Gli indicatori di Index divengono il contenuto di strumento per l’autovalutazione che raccolgono dati sulla percezione sull’inclusione dei membri della comunità scolastica.
Fase 3: progettare priorità e strategie
La cosa più importante è non temere di compiere scelte e, quindi, di limitare le tematiche rilevanti emerse nell’autovalutazione.
Criteri per la scelta:
- forza della tematica
- diffusione della tematica
- rilevanza della tematica nel contesto.
Fase 4: realizzare priorità
Mantenere l’attenzione sulle priorità e la motivazione per la realizzazione delle strategie;
- Pianificazione chiara e dettagliata;
- Informare le persone coinvolte;
- Valutazione in itinere.
Fase 5: revisione del processo
Analisi della documentazione attraverso:
- Questionari di autovalutazione;
- Interviste a singoli docenti e interviste di gruppo con gli insegnanti dell’Istituto;
- Colloqui con le classi di studenti.
I questionari, l’analisi dei risultati e la revisione del RAV
I questionari – come si legge nella “Sintesi dei risultati dei questionari di autovalutazione del livello di inclusione scolastica percepito nell’Istituto” dell’Istituto Comprensivo Usini-Uri, diretto dal dirigente scolastico prof. Luciano Sanna – sono anonimi, le informazioni che forniscono sono utilizzate nel massimo rispetto della privacy e analizzate solo in forma aggregata, quindi come statistiche. Le risposte sono completamente riservate e coperte dal segreto statistico, ai sensi del DL n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. I questionari sono stati somministrati, in formato digitale, a tutte le componenti della Scuola: Studenti, Docenti, Genitori e Personale ATA. Le informazioni determinatesi a partire dall’analisi dei risultati saranno elementi determinanti da tenere nella giusta considerazione nella revisione del Rapporto di Auto-Valutazione per una revisione e proposta di miglioramento.