Congedo parentale: cos’è, quanti giorni mi spettano? La scheda
Il congedo parentale è un diritto che permette ai neo-genitori, lavoratori e lavoratrici, di astenersi dal lavoro nei primi anni di vita del figlio, con una riduzione o sospensione della retribuzione. Questo strumento è pensato per favorire la conciliazione tra vita lavorativa e familiare.
L’articolo 2, comma 1, lettera i) del Decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105, in vigore dal 13 agosto 2022, ha modificato l’articolo 34 comma 1 del T.U. 151/2001, introducendo nuove regole per il congedo parentale. In particolare, l’indennità del 30%: ciascun genitore lavoratore ha diritto a tre mesi di congedo non trasferibili, con un’indennità pari al 30% della retribuzione. Inoltre, i genitori hanno diritto, in alternativa, a un ulteriore periodo di tre mesi con la stessa indennità.
Le nuove regole si applicano solo ai periodi successivi al 13 agosto 2022, mentre per i periodi precedenti restano valide le norme precedenti.
Principali novità del decreto
- Il congedo parentale indennizzato passa da sei a nove mesi totali.
- Il periodo in cui fruire del congedo è esteso fino ai 12 anni del figlio (invece di 6 anni).
Limiti invariati
- La madre può usufruire di massimo 6 mesi di congedo entro i primi 12 anni del figlio.
- Il padre ha diritto a massimo 6 mesi (7 se si astiene per almeno 3 mesi).
- Complessivamente, i genitori possono fruire di massimo 10 mesi (11 se il padre si astiene per almeno 3 mesi).